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RANT: Consiglio Comunale

Mezzanotte

TWCollins via Flickr

Dire che sono inviperito è poco: tanto con la maggioranza (che non ha saputo gestire in modo accorto la questione) sia con l’opposizione (che per malizia o ingenuità ne ha approfittato).
Riassumo i fatti: questa sera si è svolto il Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo. Argomento principe all’ordine del giorno il tema dell’acqua pubblica, con il dibattito e la votazione di una mozione di iniziativa popolare a favore della garanzia della gestione pubblica dell’acqua. Insieme a questo punto, all’ordine del giorno vi erano un paio di ratifiche prettamente tecniche riguardanti dei “PI invarianti” in scadenza settimana prossima.

Grazie ad una sospensiva chiesta dall’opposizione (“per decidere su come votare”, visto che non ci si poteva preparare prima) e durata oltre un’ora, si è giunti a dover votare questo punto dell’ODG immediatamente a ridosso della mezzanotte. Poiché per regolamento del Consiglio stesso, a meno di una decisione all’unanimità dei consiglieri, la seduta non può essere prolungata oltre la mezzanotte se non per terminare la discussione in corso, i Presidente del Consiglio Comunale ha chiesto ,  tenendo presente l’urgenza relativa a’approvazione  (una formalità, per altro), il prolungamento della sessione, al fine di non far slittare a giovedì (ultima data utile) il voto sui punti seguenti.

La discussione in merito al prolungamento (cominciata per altro ampiamente prima della mezzanotte), ha portato a votare la mozione sull’acqua a pochi minuti dalla mezzanotte, ed il rifiuto finale al prolungamento da parte di un consigliere di minoranza (mosso dalla letterale ottemperanza al regolamento) ha portato alla definitiva sospensione della seduta un minuto dopo la fatidica mezzanotte.

Risultato: i cittadini di Cinisello Balsamo dovranno pagare il gettone di presenza per la giornata di martedì 14 dicembre ai 26 consiglieri presenti in modo assolutamente inutile (visto che i due PI non sono stati votati). Se anziché discutere dell’opportunità o meno di proseguire la sessione si fosse votata immediatamente la mozione, passando direttamente ai voti dei due PI, si sarebbe probabilmente fatto ricadere tutto entro la mezzanotte (dato che la proposta del Presidente è stata lanciata alle 23:38…).

Poi si parla di sprechi…

Serietà, coerenza, risparmio

Villa Ghirlanda

teemistocle via Flickr

Non scrivo spesso di quello che accade, politicamente parlando, in ambito locale; in questo caso però l’accadimento è lampante per mostrare un malcostume fin troppo diffuso e troppo poco “publicizzato”.
Vivo, come molti dei miei (pochi) lettori sapranno, a Cinisello Balsamo, comune “rosso” della cintura milanese. Questa sera si è svolto il Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del bilancio 2009. Cogliendo l’occasione del momentaneo allontanamento di uno dei 16 consiglieri di maggioranza presenti, l’opposizione ha chiesto la verifica del numero legale (che mancava proprio a causa del momentaneo allontanamento del citato consigliere), facendo così rimandare la discussione a giovedì.

Lungi da me, naturalmente, giustificare il comportamento della maggioranza: in prossimità del numero legale (anche a causa dell’indisponibilità di un paio di consiglieri, attualmente non in città), non dovrebbe essere consentito a nessuno di lasciare l’aula e mettere così in difficoltà l’amministrazione.

Quello che mi preme sottolineare, è il comportamento infantile e dannoso dell’opposizione: azioni come quella di questa sera non hanno alcun reale riscontro politico; servono solamente ad gravare sulla collettività, con un aggravio di costi (nuova seduta comunale e, soprattutto, nuovi gettoni di presenza……) ed un meno incisivo agire dell’Amministrazione eletta.
Non si tratta per altro di un caso isolato: solo pochi giorni fa, la discussione su un non significativo ordine del giorno si è protratta per oltre 4 ore a causa di ripetuti (e sterili) interventi dell’opposizione, giungendo a termine (guarda caso) proprio poco dopo la mezzanotte (nuovo giorno, nuove spese, nuovi rimborsi, nuovi gettoni di presenza).

Se questo è il “buon governo” di cui parlano Lega e Pdl, se questa è la mitica “Politica del Fare”, se questo è “combattere gli sprechi”, mi auguro che i cittadini (cinisellesi e non) aprano presto gli occhi…

A regime la metrotranvia di Cinisello (linea 31)

Foto di Ambrosiana Pictures, via Flickr

Foto di Ambrosiana Pictures, via Flickr

I lavori sono durati anni, tra appalti vinti da “scatole vuote” e complicazioni varie ma ,con uno sconvolgimento di orari e linee, è finalmente attiva (a regime, visto che l’inaugurazione ufficiale “a mezzo servizio” data di dicembre 2008) da ieri mattina la nuova metrotranvia che porta da Piazzale Lagosta al centro di Cinisello Balsamo, la linea interurbana 31.

Nelle vicinanze di Piazzale Lagosta, la nuova linea 31 si allaccia alle metropolitane (in particolare la Linea Gialla fermata Zara) e nonostante il prezzo del biglietto non proprio economico fino a quest’estate (2 euro per la tratta interurbana completa e l’uso dei mezzi pubblici dentro Milano), rappresenta una valida alternativa all’utilizzo dell’auto per recarsi in centro Milano provenendo da nord (soprattutto negli orari di punta, dove tocca una frequenza di un treno ogni 4 minuti).

A patto però di trovare parcheggio: a parte infatti qualche spazio qua e la, assolutamente insufficiente ad accogliere la mole di automobilisti che devono recarsi quotidianamente in centro Milano, il capolinea della metrotranvia (e il discorso si estende in realtà ad un po’ tutto il percorso) non presenta parcheggi di interscambio adeguati.

Così, mentre a gennaio i tassi di inquinamento di Milano sono stati tra i peggiori degli ultimi 10 anni (mettendo in risalto l’assoluta mancanza di piani d’emergenza sia da parte della Provincia che del Comune di Milano, la cui unica risposta al problema è legata all’inefficace Ecopass), l’accesso da Nord a Milano continua ad essere un problema senza soluzione, vuoi per carenze strutturali (poche linee, poco frequenti o in ridardo cronico), vuoi (la dove le linee ci sono e passano spesso) per mancanza di parcheggio.

Questo weekend è Linux Day!

Ebbene sì. E’ passato un altro anno ed è nuovamente ora di Linux Day. Gli organizzatori delle varie edizioni del territorio italico se ne sono ampiamente resi conto (siamo in ballo da mesi con l’organizzazione, sigh), ma sarà utile ricapitolare ancora una volta di cosa si tratta, ad uso e consumo dei poveri alienati (;]) che ancora non lo sanno.

Il Linux Day è una manifestazione patrocinata dalla Italian Linux Society ed organizzata su tutto il territorio nazionale dai Linux User Group, le associazioni che promuovono e sostengono la diffusione di Linux e del software libero vicino a voi.

La manifestazione di Milano si svolgerà nella splendida sede di Villa Ghirlanda, Via Frova 10, Cinisello Balsamo organizzata dai vari gruppi attivi sul milanese (tranne OpenLabs, che ha un suo chapter organizzato al Parco Trotter), tra cui LIFOS (della quale mi onoro di essere il presidente) che si è occupata delle relazioni con il Comune di Cinisello Balsamo (che offre la sede, paga le spese, patrocina la manifestazione e partecipa attivamente con numerosi interventi, soprattutto nel convegno dedicato all’uso del software libero nella Pubblica Amministrazione).

Come lo scorso anno, il programma della due giorni (a Milano in effetti, storicamente, usiamo l’intero weekend) si preannuncia ricco ed interessante: sabato mattina si terranno i seminari dedicati alla Pubblica Amministrazione (come detto), durante il quale, prima delle conclusioni del Consigliere Regionale Marcello Saponaro, Lombardia Informatica annuncerà il supporto per Linux dalla CRS (Carte Regionale dei Servizi) ed alle Scuole, durante la quale insieme al Comune di Cinisello Balsamo tireremo le prime conclusione del progetto che vede LIFOS ed il settore socio educativo impegnati nella migrazione a Linux delle scuole pubbliche elementari e medie cinisellesi.

Al sabato pomeriggio, da un lato si terrà il convegno dedicato all’introduzione a Linux (nel quale interverranno i vari gruppi milanesi, con una panoramica volta a guidare i nuovi utenti di Linux dalla scelta consapevole dell’hardware alla selezione del software da installare), dall’altro un convegno dedicato all’uso di Linux nell’Impresa, durante il quale aziende come Red Hat, IBM o Funambol, insieme da aziende locali e da liberi professionisti, analizzeranno le prospettive future di Linux nel mondo del business.

Nella notte di sabato (19:00 – 0:00) ci sarà la Linux Night, presso la sede di Ada Stecca, (Vicolo De Castilla, 21, Quartiere Isola [MM Gioia]), alla quale, inutile dirlo, siete tutti invitati.

Domenica mattina, si comincia subito forte, con l’intervento di Paolo Attivissimo, seguito a distanza ravvicinata da quello di Christian Biasco e dalla presentazione del libro Il computer sostenibile di Giovanna Sissa.
Al pomeriggio, una sessione tecnica durante la quale cercheremo di proporre interventi interessanti anche se di livello tecnico un po’ più elevato (tra gli altri, Vincenzo Ampolo ci parlerà di OpenMoko).

Un programma davvero degno di nota, che diventa persino difficile descrivere per noi che lo abbiamo messo in piedi e che mi auguro sinceramente sia di gradimento del pubblico che parteciperà.

A fare da degno corollario a tutta la manifestazione, il gruppo studentesco universitario POuL si occuperà dell’Install Fest, durante la quale potrete ricevere un concreto aiuto all’installazione di Linux sui vostri computer, anche mantenendo attiva l’installazione di Windows. Inutile suggerire un bel backup di tutti i dati, prima di queste delicate operazioni, vero? 😉

Infine (ma non in ordine di importanza), và detto che l’ingresso alla manifestazione è assolutamente libero e gratuito (la registrazione è suggerita), quindi… non prendete impegni per sabato e domenica!! 😉

Ancora su traffico e Milano

dscf0966.jpg Negli ultimi giorni ho avuto la tentazione di scrivere di essermi sbagliato con il post sulla chiusura al traffico di Viale Fulvio Testi. In effetti, essendoci passato sempre ad orari “strani”, mi pareva che il traffico fosse smaltito decentemente, grazie anche all’intervento costante di alcune pattuglie di polizia. Su Viale Suzzani il traffico è sempre lo stesso, e perfino Viale Monza sembrava intasarsi solo nel tardo pomeriggio.
Cosi oggi, tornando da un workshop in AICA, ho deciso di provare a vedere cosa fosse Viale Sarca alle 18:00, e non ho più alcuna intenzione di ricredermi.

Viale Sarca è un unico, lunghissimo serpentone di automobili, su due file, tutte completamente ferme, da Via Tamarelli fino a Sesto San Giovanni, e persino lo spazio per passare in moto è risicato. Ci ho messo (in moto) quasi mezz’ora a tornare a casa, quando stamattina ci avevo messo meno di 20 minuti (salvo poi perderne 15 per svestirmi e mettermi in giacca e cravatta :P).

Assolutamente un delirio. E se penso che sarà cosi per tre anni…

PS: la foto è puramente indicativa, e non si riferisce a Viale Sarca (è infatti Viale Monza)

Non entrate a Milano da Nord!!

Viale Fulvio Testi è un’arteria stradale da una media di 2700 veicoli l’ora nelle ore di punta (dato riportato da Corriere.it, a mio avviso poco attendibile, per difetto, visto che fa una media di 45 veicoli al minuto e se poteste vedere una foto di quello che c’è in giro la mattina alle 8…). Mette in collegameno la periferia nord di Milano (le provincie di Lecco e Monza, il comune di Cinisello, l’area di Lissone, …) con il quartiere Niguarda, Bicocca-Greco-Pirelli, la zona della Stazione Centrale, Piazzale Lagosta, la circonvallazione interna.
Per tutti coloro che provengono da nord-est di Milano, e per tutti coloro che dall’autostrada A4 scelgono di uscire quanto prima possibile dopo la barriera autostradale di Milano-Est, questo vialone a 3/4 corsie per parte è l’arteria principale di ingresso a Milano.
testi-clerici.gifNelle ore di punta, in particolar modo, il traffico si concentra nella zona che va dal cavalcavia sulla A4 fino all’incrocio con Via Clerici/Viale Sarca: poco più di 2 chilometri, che però la mattina alle 8 sono completamente ricoperti di autoveicoli fermi, grazie anche ad un mal progettato sistema semaforico del citato incrocio (dal quale transitano, pare, 54.000 veicoli al giorno, il che fà una media di 2250 veicoli/ora, il che conferma i miei dubbi sulla media delle ore di punta riportata da Corriere.it); nonostante infatti vi sia una doppia corsia dedicata per gli automobilisti che vogliono svoltare a sinistra, imboccando Via Clerici (e sono quasi il 50% del traffico in arrivo da nord, visto che in quella direzione si imboccano Viale Sarca, Viale Monza, si arriva alla metropolitana di Sesto Marelli…), il meccanismo semaforico che regola quell’incrocio è assolutamente demenziale (la spiegazione seguente può apparire un po’ arzigogolata, l’immagine aiuterà forse a comprendere meglio il meccanismo): l’incrocio è una specie di rotonda, i cui ingressi sono regolati da semafori, cosi come le sezioni “interne”. Gli automobilisti che desiderano girare a sinistra, dopo aver passato il semaforo che regola l’immissione nella rotonda, trovano il semaforo rosso a metà della rotonda (perchè è verde per il traffico nord-sud), incolonnandosi. Lo spazio è poco, consente l’incolonnarsi si e no di una ventina di autovetture (che spesso finiscono con l’impegnare anche lo spazio interno alla rotonda, intralciando, al verde, il traffico est-ovest). Questo meccanismo demenziale fa sì che possano passare meno di 20 auto al minuto (senza dimenticare che c’è un altro semaforo 50 metri più avanti, all’incrocio con Viale Sarca, sincronizzato in modo che non si arrivi mai con il verde), portando semplicemente all’allungarsi della coda, che arriva spesso e volentieri a congestionare Fulvio Testi fin dal grande magazzino Metro, quasi un chilometro più indietro (il quale incrocio ha tra l’altro una struttura molto simile, anche se dimensionalmente maggiore). Sarebbe sufficiente regolare la svolta a sinistra in un unico flusso, adattandone la durata alle condizioni del traffico, per eliminare gran parte della coda che in questa zona va a crearsi; d’altra parte a Milano c’è un assessore al Traffico, non alla Circolazione, e tanto basta.

Già in queste condizioni, la situazione era critica. Da domenica, poi, è stato chiuso il senso di marcia in direzione Nord di Viale Fulvio Testi, che resterà chiuso per 3 anni per via dei lavori di realizzazione della metropolitana linea 5, che con un investimento previsto di 563 milioni di euro, andrà a ricalcare passo passo la metrotranvia leggera, ancora in fase di completamento, che numerosi disagi ha causato ai cittadini dell’area negli ultimi 3/4 anni. Il Comune di Milano ha promesso un potenziamento dei mezzi pubblici (che erano stati “ristrutturati” e tagliati nemmeno un’anno fa, proprio in quest’area) con l’introduzione di ben 20 nuove corse giornaliere su due autobus e provveduto a smaltire il traffico di un’arteria a 3 corsie per parte (come è Fulvio Testi) su un viale (Sarca) di 2 corsie per lato (ingombre a volte di altri lavori e di automobili parcheggiate), con l’unica accortezza di ridurre la possibilità di svolte a sinistra da parte del traffico diretto verso Sud (che può quindi usufruire della carreggiata libera di Viale Fulvio Testi, la quale è comunque ristretta in due o tre punti dai lavori della metrotranvia leggera), per favorire in questo modo lo “scorrere” della circolazione diretta verso Nord, e la messa in opera di un’Onda Verde (che tanto non verrà rispettata). Ottima scelta, poi, per la reimmissione dei veicoli su Viale Fulvio Testi: Via Bignami, incrocio oggetto di un enorme cantiere relativo alla metrotranvia leggera che l’ha completamente paralizzato da quasi 6 mesi, ed è lungi dall’essere completato.

La prima volta che esco in moto, proverò ad avventurarmi fino all’incrocio Viale Marche/Viale Zara, altro punto nevralgico della circolazione milanese, perennemente intasato, che ora vedrà ridursi da 3 a 2 le corsie di Fulvio Testi in direzione Sud (dal quale non si può girare direttamente a sinistra, dovendo quindi impegnare il controviale singola-corsia, manovra ulteriormente disturbata dal passaggio+svincolo del tram), e chiudere completamente l’altra carreggiata, con tutto il traffico dirottato sulla parallela, Viale Sarca, meno di 50 metri più avanti, lungo il già-di-suo-intasato Viale Marche. Ci sarà davvero da divertirsi.

Impossibile trovare reali accessi alternativi, dall’area più popolosa dell’hinterland milanese (Cinisello Balsamo 73000 abitanti, Sesto San Giovanni 81000 abitanti, Bresso 27000 abitanti, Monza 121000 abitanti) essendo Viale Suzzani (l’altra parallela di Viale Zara) assolutamente inadeguato ad un simile carico di traffico, e Viale Monza (altra arteria Nord-Sud) già al suo estremo limite da diversi anni (anche qui, sono appena terminati alcuni lavori).

In conclusione, dopo anni di disagi legati alla realizzazione della metrotranvia leggera, ormai in fase terminale (si parla di un’inaugurazione per il 2009), ora ci saranno (3) anni di disagi maggiorati per via della (inutile) Metropolitana Linea 5. Se dovete entrare a Milano, fate un altro giro, e se ci vivete, vendete l’auto e compratevi una moto, consiglio di cittadino della zona…

Links:
L’annuncio da parte del Comune
La piantina della “nuova mobilità”

LinuxDay 2007

Finalmente a casa, “tranquillo”, dopo una due giorni esaltante ma faticosissima, e dopo aver ripreso il quotidiano tran-tran.
Come organizzatore del LinuxDay di Cinisello Balsamo, questo weekend, è stato tutto un correre su e giù per i due piani di Villa Ghirlanda, per ovviare ai vari problemi e/o dettagli che naturalmente durante una manifestazione di questa portata, vanno per traverso.

Il risultato è comunque di tutto rispetto: 232 persone registrate il primo giorno, 190 il secondo; i numeri dello scorso anno, fatto salvo uno sciopero delle scuole che ci ha tolto qualcosa come 150 persone il sabato mattina. Il risultato quindi è stato sicuramente positivo, certamente oltre le aspettative.

[Se avrò voglia/tempo, cercherò di riportare un sunto di quanto proposto a Cinisello…]

LIFOS – Laboratorio Informatico Free Open Source

lifos.jpgAll’attenzione di tutti gli interessati al mondo dell’attivismo del software libero e dell’open source.

A partire dalle importanti esperienze nel panorama dell’associazionismo del software libero in ambito locale e nazionale maturate negli ultimi anni dai soci fondatori, e con una forte volontà di rinnovamento e progresso, nasce in questi giorni, il

LIFOS, Laboratorio Informatico Free Open Source

un’associazione culturale ed un laboratorio sperimentale che mira alla diffusione ed alla promozione del software open source e dei formati e protocolli aperti, basandosi sui principi dell’etica hacker.

Vuole proporsi come realtà importante nel mondo dell’associazionismo del software libero milanese (ed agire come spinta e fonte di slancio), tramite la collaborazione stretta e continuativa con le altre realtà, costituite e non, già presenti e radicate sul territorio.

Anche se la neonata Associazione ha sede a Cinisello Balsamo, essa si ripromette di operare in tutto il panorama della Provincia di Milano, tramite proprie iniziative o tramite sinergie di rete con le altre associazioni già presenti ed attive sul territorio.

Tenendo presente che una prima serata di “presentazione e benvenuto” si terrà questo giovedi, a partire dalle ore 21:00, presso il Laboratorio Innovazione Breda, a Sesto San Giovanni, vi invitiamo a visitare il sito http://www.lifos.org, o a scrivere a info@lifos.org, per ottenere maggiori informazioni.

Astronomia ed OpenSource

Questa sera ero ospite del Gruppo Astrofili Cinisello Balsamo nell’ambito dello scambio culturale che ha dapprima portato il loro presidente a parlare presso OpenLabs, poi noi in visita all’osservatorio di Castione della Presolana.

Questa sera toccava a me parlare a loro, esponendo il mondo dell’opensource e la filosofia ad esso collegata. Per l’occasione avevo preparato alcune slides mettendo insieme altre due presentazioni e rendendo il tutto un po’ più uniforme e gradevole.

Nel complesso, non posso che ritenermi soddisfatto. Il Gruppo era molto più interessato di quello che potessi immaginarmi, e anche piuttosto competente (alcune persone usano addirittura già Ubuntu e mi hanno chiesto qualche dritta).

Sono tra l’altro emersi un paio di progettini che potremmo decidere di portare avanti in collaborazione tra i due gruppi. Meglio di cosi… 🙂