Per fortuna che almeno un po’ di spazio “gratis”, nel nuovo iTunes, è previsto, altrimenti sarebbe stato davvero un dramma riuscire a metterci su qualcosa… Soprattutto visto che per poter fare acquisti su iTunes non si può non fornire un numero di carta di credito (che naturalmente in Italia tutti hanno…)
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Richiesta “citadinansa milanes”
Appena diramato dal “Ministero degli Interni”, riporto il seguente documento.
Uffisi immigrasiun
Piasa del Domm, 50
20100 MILAN (PADANIA)EL’ SUTUSCRITT…………………………………………… NAT’ A……………………………………… (TERONIA)
EL DI’ DE…………………………………………… FORTUNATAMENT DUMICILIA`………………………………
Vist i risulta` de le ultime elesiun voeri dumandà se fus pusibil avegh la
CITADINANSA MILANES
Se dichiara:
– De vess pentiì de vess un TERUN
– De rinnegaà tucc i sò urigin meridiunal
– De mangiaà almen du volt al dì la cassoeula e la cutuleta alla milanesaDumandi de pudeè frequentà el curs de Lingua e Cumpurtament Lumbard.
Prumett de nun ess puseeè racumandaà, de lavurà com un asin, pagaà i tass, ciamà men tucc i malnatt balabiott e ciaparatt dei me parent in teronia, de fà men casin la nott e de tifaà per il Milan, per l’Inter o
per la squadra de Bergum!
De dir no pussè la parola “minchia” ma quand me fan giraà i ball disarò “VA DA VIA I CIAPP”
Ve garantisi che prima de andaà in lett dumandaria perdun a Sua santità Bossi Umberto e de vutaà per la Lega per i prosim cinc ann.
Cun la speransa che la dumanda la vegna acetada curdialment ve ringrasi.IN FEDE
Il terun sig. ……………………
Ma sicuri sicuri?
Flickr mi ha appena fatto sapere che il saluto tipico inglese è “Oi”, non “Hi”.
Sicuri sicuri?
Il “cannone spegni-candeline”
Ogni giorni si trovano ulteriori prove sul fatto che la gente non abbia proprio nulla da fare… 😀
Flagello Laico – Paola Cortellesi
Danilo mi segnala questo splendido video, come al solito pugnace e divertente. Paola Cortellesi non si smentisce mai.
Esprimersi correttamente in azienda
Mi giunge direttamente dal Belgio questa guida all’esprimersi correttamente in azienda. Una pietra miliare.
Frase sbagliata: Non posso perché vado a prendermi un caffè alla macchinetta.
Espressione giusta: Non posso perché ho una colazione di lavoro.
Frase sbagliata: Non posso perché vado in bagno che ho lo squaraus.
Espressione giusta: Non posso perché devo gestire una priorità organica.
Frase sbagliata: Nel mio ufficio sono l’ultima ruota del carro.
Espressione giusta: Sono una delle quattro forze motrici della mia struttura.
Frase sbagliata: Mi hanno dato dell’asino.
Espressione giusta: È stata riconosciuta la mia forza trainante.
Frase sbagliata: Ho perso la giornata a chiacchierare con i colleghi.
Espressione giusta: Ho investito parte del mio tempo a fare team building.
Frase sbagliata: Ho perso la giornata a fare solitari con il PC.
Espressione giusta: Ho investito parte del mio tempo a prendere confidenza con la tecnologia informatica.
Frase sbagliata: Ho fatto una cazzata.
Espressione giusta: Ho messo l’accento sulle contraddizioni implicite del processo decisionale.
Frase sbagliata: Nella riorganizzazione me l’hanno messo in QUEL posto.
Espressione giusta: Nella riorganizzazione è stata esaltata la mia professionalità a 90°.
Frase sbagliata: Il mio capo mi ha spedito a farmi delle pippe.
Espressione giusta: Il mio capo mi affida missioni dove ho mano libera.
Il consumismo a fine anno
Natale comicia ad avvicinarsi, o almeno questo è quello che ritengono numerosi giornalisti che, in mancanza di altro da raccontare, cominciano a fare servizi su servizi sui regali natalizi, facendo previsioni (spesso discutibili) su quali saranno gli “oggetti del desiderio” delle festività 2007. In ogni caso manca poco più di un mese, quindi di fatto, alle feste si comincia a pensarci, grazie anche alle numerose luminarie che cominciamo ad intravvedere un po’ ovunque.
Come tutti gli anni, durante questo periodo si scatena il dibattito sul consumismo (che poi verrà brutalmente messo a tacere da tutti dopo il 6 di gennaio): i regali di natale e il cenone di capodanno muovono una quantità di denaro impressionante, coinvolgendo settori di mercato a cui spesso non pensiamo (alle lavanderie, ci avete mai pensato?).
La sempre maggiore sensibilizzazione agli aspetti del risparmio energetico e del consumo equo e solidale poi, stanno ormai da alcuni anni entrando a far parte dei criteri di scelta dei consumatori italiani (e, soprattutto, non). Scherzando su questo aspetto, il sito LaRicarica.net consente di scaricare il “certificato di esenzione dall’obbligo di far regali a natale” siglato, niente pòpò di meno che da Babbo Natale. Al di là del fine umorismo che si cela dietro questo documento, se trovaste il tempo di leggerne il contenuto vi rendereste conto che si tratta in realtà di un importante documento di sensibilizzazione, che comunica messaggi importanti su questo argomento, consentendo di sfruttare la simpatica provocazione per dargli diffusione.
Un’altro importante evento inoltre, sempre legato al tema del consumismo, si terrà il 24 novembre: il “Buy Nothing Day“, il giorno del non acquisto, al quale sarebbe bello partecipare, anche dall’Italia…
Canestro!
Davvero notevole…
Neri Marcorè – Una vita da prodiano
Questo tormentone dell’ultimora non è solo una divertente satira… rispecchia purtroppo una realtà di una rara crudeltà per coloro che, infondo, ci credevano…
Una vita da prodiano
sempre a prendere schiaffoni
a tenere tutti buoni
circondato da coglioni
Una vita da prodiano
a dar retta anche a Parisi
tutti vogliono poltrone
o minacciano la crisi
Sempre lì, maggioranza
fin che ce n’hai stai lì stai lì
Una vita da prodiano
di chi sa che dura poco
con l’Unione che ormai dorme
e non fanno le riforme
Una vita da prodiano
uno strilla l’altro inciucia
con i senatori a vita dacci dentro di fiducia
Sempre lì, conto un cazzo
ma se ce n’è sto lì sto lì
Sempre lì, conti un cazzo
ma se ce n’è stai lì stai lì
sempre lì, lì nel mucchio
tra compagni ed ex DC