Mi dispiace, Italia

Genova 2001: No G8 Superata la rabbia per le sentenze del processo sulla Diaz (e ben coscente che le motivazioni della sentenza non sono ancora pubbliche), mi sento essenzialmente deluso e dispiaciuto. Dispiaciuto perché abbiamo perso l’ennesima occasione.

L’ennesima occasione di fare luce su una delle pagine nere della nostra storia. Così come per tanti altri episodi la verità, che pure emerge lampante dal processo, è stata frantumata, ridotta, ignorata e fatta a pezzi per proteggere quei pochi che “non devono”. Perché abbiamo rinunciato ancora una volta a prenderci le nostre responsabilità di nazione nei confronti dei nostri concittadini (e non) che alla Scuola Diaz hanno subito soprusi che solo una nostra mancanza legislativa ci impedisce di dichiarare “tortura”.
Ancora una volta sono stati condannati solo coloro che il fatto lo hanno eseguito materialmente, i capisquadra che nella Diaz, a spaccare le teste, ci entrarono. I veri responsabili politici, quelli che il massacro alla Diaz quantomeno lo coprirono e lo avvallarono, sono stati tutti rigorosamente assolti.

L’ennesima occasione per chiarire che la magistratura non si presta ai depistaggi: come accadde per Ustica, anche per la Scuola Diaz si è mossa una parte dello stato contro l’altra. E’ il falso è stato dapprima simulato (le molotov che sono state portate dentro la Scuola per poi fingerne il rinvenimento), poi dichiarato (che nella Diaz ci fù resistenza, dichiarando nel verbale tra le altre cose anche la presenza di bottiglie molotov); sono state cancellate le prove (le molotov che sono sparite durante il processo), le indagini sono state depistate, i colpevoli coperti (ancora oggi, di fatto, non si ha l’elenco delle persone che firmarono il verbale ne quello degli agenti che entrarono alla Diaz).

L’ennesima occasione di fare una figura quantomeno dignitosa in Europa, dato il fatto che nella Diaz c’erano moltissimi giornalisti e manifestanti stranieri, e che l’Europa intera stava con le orecchie puntate in questa direzione, aspettando il verdetto.

Mi dispiace soprattutto per coloro che manifesteranno l’anno prossimo al G8, che sarà nuovamente in Italia, perché si troveranno (beffa delle beffe) nuovamente come responsabili delle forze dell’ordine gli stessi che del massacro alla Diaz almeno seppero e tacquero.

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2 pensieri su “Mi dispiace, Italia

  1. pm10 - susan

    il giudice , intervistato da rai3 ha detto che non c’erano prove he dimostrassero oltre ogni ragionevole dubbio le responsabilita’.

    per sapere chi ha dato l’ordine serviva qualcuno che parlasse.
    e non c’è stato.

    guarda, quasi non mi meraviglio:
    probabilmente aprire la bocca e indicare il colpevole significa rendersi poi la vita difficile, e farsi indicare come inaffidabili.

    certo che non allevia il dolore e la delusione.

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  2. alt-os Autore articolo

    E’ proprio questo il motivo della delusione più cocente… Chi come ha vissuto in qualche modo (magari anche solo per interposta persona) quei momenti alla Diaz, sa cosa significhi quella paura che serpeggia vaga e silenziosa ogni sera in un centro sociale… quante volte, agli HackMeeting ci si è trovati a sussurrare che “speriamo vada tutto bene”… E’ pura frustrazione, ma è quella che la condanna dei colpevoli avrebbe potuto alleviare!

    Invece abbiamo i giovani che lottano contro la mafia, mentre la polizia non è stata in grado di trovare uno (e dico uno!) che si prendesse la responsabilità di dire la verità (tutta la verità e soltanto la verità) a questo processo…

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