Sentito ieri, per strada, in attesa di un amico con cui pranzare: “… chiudere tutte le frontiere e poi mano mano tutti fuori.”
In un impeto di “socialità post-elettorale” gli ho risposto, non interpellato: “e poi costruiamo un muro alto alto alto… fino al soffitto.”
Se per “tutti” intende “tutti gli immigrati irregolari” allora potrebbe anche non essere una brutta cosa in assoluto.
Altrimenti e’ folle
Giusto ! tutti fuori !!!! tutti a casa loro !!!
Subito una legge che si puo’ essere assunti solo nel raggio di 50 km da dove si è nati !!!
Basta immigrati stranieri nelle industrie venete !!! (*)
Basta aziende agricole con lavoratori non del posto !!! (**)
Al parlamento di Roma solo nati nella cerchia dei sette colli !!! (***)
e dopo aver aggiunto cazzate alle cazzate mi siedo nel parchetto dietro casa rammentando
dai tempi della scuola una frase di non ricordo più chi : “Il sonno della ragione crea mostri”
(*) gli impreditori veneti hanno più volte richiesto che fossero alzate le quote di immigrazione per far fronte alla mancanza di manodopera.
(**) Mica come in Romagna dove a mungere le mucche ci sono solo immigrati indiani, e sono talmente pochi che si sono cvostruiti il tempio SIK più grande d’Europa.
(***) Si li voglio propio vedere i politici che si buttano fuori da soli dal parlamento !!
Oso,
fino a quando la sinistra non riuscira’ a distinguere la differenza tra “immigrato regolare” e “immigrato clandestino”, la lega continuera’ a prendere voti, perche’ alla gente fa paura l’immigrato clandestino, non il pizzaiolo egiziano all’angolo della via.
Il succo e’ tutto qui.
Poi non discuto sul fatto che il pericolo sia percepito o reale, ai fini pratici un pericolo percepito e’ un pericolo reale, almeno per chi lo percepisce. Ma se tu ad una sua richiesta di attenzione a quello che lui considera un problema rispondi come hai fatto tu, beh ecco, non stupiamoci se la sinistra arcobaleno e’ stata annientata alle elezioni…
Il problema è che se si costringe gli immigranti ad entrare in Italia già con un posto di lavoro… ecco che diventano tutti clandestini. Obiettivamente è impossibile assumere una badante (ad esempio) che vive dall’altra parte del mondo, senza averla mai vista. A mio avviso solo le grandi aziende possono permettersi di proporre un contratto di lavoro a persone che vivono altrove, perché sono economicamente e politicamente potenti, quindi hanno la possibilità di “scremare” i lavoratori e se anche gli arriva una “mela marcia” riescono ad ammortizzare il danno senza fatica. La Bossi-Fini, oltre ad avere con le “entrate”, ha anche problemi con le “uscite”: se si trova un immigrato clandestino non si fa altro che dargli un foglio di via, poi è il clandestino a doversene andare con i propri mezzi; è ovvio che i più disperati decidono di rimanere in Italia piuttosto che dover tornare (spendo altri soldi) al suo Paese d’origine, dove probabilmente troverebbe una situazione ancora peggiore.