[Fonte: Corriere della Sera ]
Uno scontro frontale. Una Seat sbatte con una Peugeot, un’auto si ribalta, tre ventenni restano intrappolati tra le lamiere. Inutili i soccorsi: muoiono sulla strada.
Tre ventenni kossovari a Robecco sul Naviglio (Milano), un ventiseienne di Crotone in Calabria, un albanese di 65 anni a Pordenone, un trentenne a Bisceglie, due ventottenni ed un carabiniere di 27 anni a Napoli, un ventottenne a Cagliari, un trentunenne a Palermo: come ogni domenica mattina, ci si trova a fare il bilancio dei morti sulle strade italiane, senza mai realmente trovare una soluzione al problema.
Si accusano alcool e droghe, sono state accusate le discoteche, gli orari impossibili, i pochi controlli, tutto. Si è provato, sperimentato, tentato. Eppure i morti continuano ad esserci, tanti, tantissimi, giovani e non, colpevoli e non.
Forse che i controlli non sono efficaci? Proviamo ad aumentarli, facendo diventare reale il pericolo di essere fermati dietro ogni curva, più volte nella serata, costringere al rispetto di limiti più umani che i 30 all’ora sul cavalcavia di San Fruttuoso a Monza (-.-). Promuoviamo il principio del “bob” che non guida, i controlli volontari all’uscita delle discoteche…
facciamo qualcosa…