Era un po’ di tempo che ci pensavo. Le mie spese telefoniche erano arrivate ad un punto tale da non essere più economicamente sostenibili, paragonate al servizio offerto. Tariffe vantaggiose, Vodafone ne offre parecchie, ma niente che facesse realmente al caso mio: cercavo una tariffa forfettaria, che mi consentisse di fare tutte quelle brevi chiamate quotidiane, e non sperperare denaro in scatti alla risposta, chiamate carissime verso gli altri operatori telefonici, e via dicendo.
Su consiglio di Elena e di Guido, ho analizzato le tariffe “Zero” di Tre, e definito che la tariffa Zero7 è tutto sommato quello che cercavo. L’impegno economico (55 euro al mese) non sono proprio spiccioli, ma considerando quello che spendevo fino a ieri con le ricariche, sarà un considerevole risparmio. In più, sottoscrivere una tariffa del genere per una durata di 23 mesi, mi da la possibilità di avere gratuitamente (senza pagare nulla sull’unghia) un telefonino in comodato d’uso gratuito. La scelta era piuttosto ampia, ma avevo già deciso un po’ di tempo fa di provare un Nokia, e dopo aver valutato la possibilità di prendere un E61, al quale purtroppo mancano il sintonizzatore radio (per me piuttosto importante) e una fotocamera integrata (sulla quale avrei anche potuto sorvolare), ho optato per un 6120 Classic, con l’opzione X-Series (che mi consente ad esempio di essere rintracciabile su Skype direttamente dal telefonino).
Inizialmente dubbioso per via di alcune recensioni pesantemente negative lette qua e la (una in particolare), alla fine ho deciso di tentare la sorte, e sinceramente non me ne pento. Il 6120 Classic è un buon telefono, pur non essendo il top di gamma (non ha connettività wi-fi, ad esempio, e la fotocamera è di “soli” 2 megapixel): il software (il mio primo Symbian) pare piuttosto ben fatto, i menu sono facilmente accessibili e ben configurabili. Note negative, i tasti un po’ troppo piccoli, una leggermente sottodimensionata (ad usarlo dura una giornata), e l’applicazione web di Tre che è stata linkata nel posto più comodo (per Tre) possibile da immaginare (ma era lo stesso con il tasto “Vodafone Live!” sul Sony Ericsson che avevo prima).
La rogna più grande di questi primi giorni è stata senza dubbio il tentativo di spostare la rubrica dal pc (o dall’altro cellulare) al Nokia. Infatti questo interpreta un file vcf come una singola scheda, quindi esportare la rubrica tramite un singolo file (cosa che ad esempio fa il Sony Ericsson) porta alla memorizzazione di un solo contatto, il primo. Per di più, il recente upgrade di OpenSync alla versione 0.34 ha “rotto” una serie di dipendenze, tra cui la gui di sincronizzazione (Multisync-GUI) che non compila più con la nuova versione (e non ho voglia di fare downgrades). Mi sono quindi trovato a dover giocare da riga di comando con syncml-obex-client e msynctool: quest’ultimo deve avere qualche rogna (immagino ancora legata alla nuova versione di OpenSync) perchè non riesce ad eseguire correttamente la sincronizzazione via bluetooth (Unable to find the conversion path), mentre il primo si è rivelato lo strumento giusto, una volta afferrata la rogna dei files vcf. Alla fin fine quindi è bastato suddividere un unico enorme vcf esportato da Evolution in tanti piccoli file, e poi passarli tramite –add al syncml-obex-client che ha pensato a trasferirli sul telefono.
Non si può quindi parlare di sincronizzazione con Evolution, al momento, ma non appena msynctool sarà a posto, non credo ci saranno difficoltà di sorta.