Anche se il tempo (compreso quello di lettura) è uno dei beni che scarseggiano maggiormente in queste ultime settimane, ho letteralmente divorato “Gli arancini di Montalbano”, naturalmente scritto da Andrea Camilleri.
La struttura a novelle infatti, che già avevo incontrato in “Un mese con Montalbano”, rende decisamente più semplice affrontare il libro: quando hai tempo leggi, una decina di pagine ed hai finito la novella. Bocconcini, assaggi, novelle appunto.
In sé, il libro è piuttosto carino. Le novelle sono ben assortite, la trama ben articolata per ognuna di esse (in un solo caso avevo capito come sarebbe andata a finire prima che Montalbano mettesse le manette al “cattivo” di turno), alcune “fuori dai canoni stilistici”, fonte di ulteriore interesse di questo volume. Il personaggio di Montalbano non rivela in questo libro tratti particolarmente nuovi e Camilleri si concentra soprattutto nel portarci per mano in un viaggio nella sicilia (ma forse anche più in la, abbracciando con lo sguardo la nostra povera Italia) di oggi, con le sue contraddizioni, tradizioni, follie.
Nel complesso, un buon libro, per nulla impegnativo, da “assaggiare” senza fretta, assaporando i paesaggi ed i personaggi prodotti dalla penna di Camilleri.
Commento su Anobii.com:
Probabilmente uno dei migliori libri di Camilleri: una raccolta di novelle del suo grande personaggio, il commissario Montalbano, coinvolto in indagini di tutte le forge nella sua bellissima sicilia. Da segnalare un paio di interessanti “esercizi di stile” partoriti con straordinaria fantasia dalla penna di Camilleri.