Avevo comprato il libro un paio di giorni fa’, proprio in previsione della serata di oggi, presso la Camera del Lavoro di Milano, in Corso di Porta Vittoria al 43, durante la quale ci sarebbe stato l’incontro con gli autori (Travaglio, Barbacetto e Gomez), e con la partecipazione di Gad Lerner e del magistrato Davigo.
Oltre ad essere una ghiotta occasione per un appassionato di libri e di politica come il sottoscritto, oltre a poter ragionevolmente prevedere una serata piacevole (visto lo stile dei tre autori del libro), era un’occasione per incontrare dal vivo alcuni dei personaggi dei quali poi si legge in giro per i mass media italiani.
La sala era completamente piena: ci saranno state 300 persone. La presentazione in se ha ricalcato su per giù quello che mi aspettavo: sia gli autori che gli ospiti hanno fatto qualche excursus su politica, economia e magistratura per dare un’idea di massima di quella che è la (catastrofica) situazione italiana e che il libro, nelle sue 900 pagine, descrive.
Il panorama tracciato è piuttosto desolante: una politica debole e succube dei poteri mediatici e (soprattutto) economici, e con continue ingerenze nella magistratura. Gli esempi sono parecchi e sarebbe inutile riportarli tutti in queste poche righe.
Particolarmente interessante ho trovato l’intervento di Davigo (che ha tra l’altro dimostrato interessanti doti comiche), che portando come esempio i casi Telekom Serbia, dossier Mitrokhin e più recente, lo scandalo che ha sconvolto il Sismi dopo il caso Abu Omar, ha sottolineato come nei posti “di potere” ci vadano sempre più spesso gli stupidi, le mezze calzette. E se a dirlo è un magistrato serio come Davigo, c’è da crederci…
Relativamente alle scalate del 2005, un episodio divertente raccontato da Davigo riguarda Massimo d’Alema, il quale, avendo saputo che erano in corso interecettazioni telefoniche, avverì della cosa Ricucci: per telefono.
Molti accenni poi sono stati fatti al recente “caso Verzaschi”, che vede ancora una volta coinvolti l’UDEUR di Mastella ed il suo entourage, il quale dopo essersi dimesso per “motivi personali” dalla carica di sottosegretario alla Difesa, è stato arrestato tre giorni dopo con l’accusa di concussione e corruzione. Naturalmente Mastella non ha commesso alcun reato, ci mancherebbe altro, ma è curioso come tra intercettazioni, indagini, magistrati e compagnia bella, una volta su due ci sia di mezzo anche lui. Forse farebbe meglio a cambiare giro di amicizie…
Ho trovato poi molto interessante (e valido spunto di riflessione) una frase di Gomez:
L’indipendenza è bellissima, garantita dalla costituzione. Purtroppo mancano sempre più gli uomini liberi
Estremamente interessante è stato poi l’intervengo di Gad Lerner. Personaggio che stimo moltissimo, anche perchè mi impartì una delle mie prime vere lezioni di giornalismo quando, ero ancora piccolo, si dimise dalla direzione del TG1, ho scoperto stasera essere parte del comitato che redigerà il Codice Etico del Partito Democratico.
Questo in se mi fa ben sperare per il Partito Democratico, ma mi spinge anche a scrivergli una mail (alla redazione della quale però voglio lavorare ancora per qualche ora) e che pubblicherò su queste pagine, sperando in una risposta.
Particolarmente interessante, dell’intervento di Lerner, ho trovato la notizia che redigendo le bozze del codice etico, si sono resi conto di come molti dei principi che avrebbero voluto inserirvi sono in realtà già presenti negli statuti dei principali partiti. Ad esempio la proposta di Beppe Grillo di limitare a due legislature il mandato dei parlamentari era già presente nello statuto dei DS, ma mai applicata.
Sicuramente la serata mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro, nonostante l’impegno che porterà (non solo per il numero di pagine, ho ragione di credere).