Che gli italiani non siano un popolo proprio ligio al rispetto della legge, non è certo una novità. E non mi riferisco solamente al fatto che il primo ministro si costruisce ormai da anni leggi e leggine per evitare di essere processato, ma alla serie di piccoli reati e violazioni varie che ognuno di noi abitanti del suolo italico commettiamo ogni giorno: limiti di velocità, scontrini dimenticati, evasione fiscale, piccole truffe, arrangiamenti vari, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, decreto Pisanu e via dicendo, con una lista che sarebbe difficile anche solo rendere minimamente esaustiva (anche perché in Italia, di leggi da rispettare ce ne sono così tante, che… beh :/).
E per fortuna che va così! Pensate un po’, con un governo di inetti come quello che è stato (abbiamo) votato, cosa succederebbe se solo si cominciassero a rispettare realmente le regole… Su tutte, a titolo d’esempio, una “new entry” del Pacchetto Sicurezza (o anti-immigrazione”, visto che con la sicurezza, di qualsiasi genere, non c’entra assolutamente nulla): il reato di immigrazione clandestina.
Al di là che mi piacerebbe capire come si configurerà la contestazione del reato (se uno è in Italia, potrebbe dichiarare di esserlo da prima del giorno dell’entrata in vigore della legge, che non è fortunatamente retroattiva) e come credono di far pagare ammende da 5.000-10.000 euro a dei nullatenenti, immaginiamo per un secondo quali sarebbero le conseguenze dell’espulsione immediata di tutti gli immigrati irregolari che vivono e lavorano (spesso in condizioni a dir poco disumane) sul nostro suolo: nell’arco di pochi giorni, la già provata economia italiana crollerebbe miseramente sotto il suo stesso peso, privata della gran parte della produttività “di base” (quei lavori che i nostri connazionali dalle dita troppo morbide non possono fare, per esempio) che ad oggi vede una forte incidenza di lavoratori irregolari: il settore agricolo e quello edile sarebbero i primi a crollare come un castello di carte, seguiti a stretto giro di posta da buona parte del settore industriale pesante.
Contemporaneamente, i Comuni (responsabili come ben sappiamo dei servizi sanitari e già privati dell’introito dell’ICI) dovrebbero dare assistenza continuativa alle oltre 600.000 famiglie che oggi danno da lavorare a badanti senza permesso di soggiorno (praticamente impossibile da ottenere, vista l’ipocrisia della legge Bossi-Fini, e che per di più vede incrementato per l’occasione il suo costo di altri 200 euro).
In un momento delicato per la nostra economia (eh già, novità del giorno, la crisi colpisce anche noi) l’Italia si troverebbe rapidamente in ginocchio. Fortunatamente a nessuno importerà granché della nuova legge e si continuerà a vivere sostanzialmente come si è sempre fatto.
Quello che invece mi preoccupa, è ad esempio la legalizzazione dell’uso dello spray al peperoncino: quanti idioti “armati” in più avremo per le strade? Altro che paura dell’extracomunitario, qui c’è da avere paura del “padano armato di spray”: vedremo quanto tempo passerà da qui al primo abuso, e quali saranno le conseguenze (visto che delle pene nessuno parla…)
Altra cosa che mi spaventa è la necessità di girare tutti armati di carta d’identità: essendo necessario dimostrare di essere regolari per accedere ai servizi pubblici, potranno mica fidarsi del solo colore della pelle? O della pronuncia? Aspettatevi di dover esibire un valido documento d’identità (ricordo a tutti che la patente non lo è) negli uffici pubblici (per un prestito di un libro in biblioteca?)
Infine, vorrei scoraggiare dal girare in bicicletta tutti coloro che sono dotati di patente, visto che ascoltare musica con le cuffiette, parlare al cellulare o passare su un marciapiedi potrebbe comportare una decurtazione di 5 punti dalla vostra amata patente di guida. Molto meglio allora farlo direttamente con un bel SUV: tutto un altro gusto…
Per fortuna, come è sempre stato, faremo finta che nulla accada, tanto i controlli in Italia non si fanno…