Forse mi daranno del pessimista, ma a volte è meglio mettere da parte i sogni, e cercare di interpretare la realtà, per brutta che sembri. Naturalmente, va detto che quando si prevede il futuro (fortunatamente) non si è mai in grado di fare affermazioni assolutiste, perchè va sempre tenuto in conto il fato, che quando ci mette lo zampino è capace di stravolgere tutto, fornendo soluzione inaspettate ed imprevedibili a problemi fino a pochi istanti prima apparentemente insormontabili.
Veniamo allora al dunque, cominciando dall’analizzare il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali francesi. Il primo dato, positivo, che salta agli occhi, è l’elevatissima affluenza alle urne, che ha sfiorato l’85%. In Italia quanto tempo è che non vediamo un’affluenza simile? L’abbiamo mai vista? Probabilmente no, ma d’altra parte non siamo i francesi, sotto molti, moltissimi aspetti (fortunatamente, in molti casi :P).
Entrando nel merito dei risultati elettorali, le cose da dire sono diverse. Prima di tutto, va dato atto che l’elettorato francese di centro-sinistra ha in buona parte imparato la lezione delle ultime presidenziali, in cui un “dispetto” a Jospen portò al ballottaggio Le Pen al posto del candidato del centro-sinistra. Fortunatamente l’episodio non si è riproposto, nonostante quella della Royal non fosse una candidatura condivisa da tutto l’elettorato. Le Pen, per altro, ha preso una sonora facciata che ne abbasserà (mi auguro) i toni: trovandosi per le mani quasi 6% in meno di quanto previsto dai recenti sondaggi, non può che ammettere la sconfitta di una campagna elettorale imperniata sulle tematiche nazi-fasciste e xenofobe dell’estrema destra.
Per Ségolène Royal inoltre, raggiungere al primo turno il 25.8% dei voti è un ottimo risultato, anche se abbondantemente annunciato dai piu recenti sondaggi. Qui però terminano le buone notizie: Sarkozy infatti non fatica molto a raccogliere il suo 31% di voti, che ne fanno il candidato principale per la corsa all’Eliseo. Se a questo aggiungiamo il fatto che l’elettorato di Bayrou, il centrista vera rivelazione di questa campagna elettorale, è un elettorato essenzialmente di centro-destra e quindi piu propenso a votare per Sarkozy che per la Royal, ecco che la frittata è fatta.
Se volessimo fare due conti, pensando ottimisticamente che il 18% di Bayrou vada a dividersi equamente sui due schieramenti, e che la sinistra voti compattamente per la Royal, le percentuali risultanti sarebbero:
Ségolène Royal: 25.8% (Royal) + 4,1% (Besancenot) + 1.3% (Bové) + 1.9% (Buffet) + 1.3% (Leguiller) + 0.3% (Schivardi) + 1.6% (Voynet) + 9.2% (Bayrou) = 45.5%
Nicolas Sarkozy: 31.1% (Sarkozy) + 1.2% (Nihous) + 10.5% (Le Pen) + 2.2% (De Villiers) + 9.2% (Bayrou) = 54.2%
Per colmare un simile distacco, la Royale dovrà davvero tirare fuori il coniglio dal cilindro, cosa per altro che potrebbe non bastare.