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Ecco la tanto sbandierata sicurezza

Pantera della Polizia L’hanno menata per mesi: gli extracomunitari ladri, gli illegali, i clandestini, i cpt, la detenzione, la tolleranza zero. Ci hanno vinto la campagna elettorale, dopo aver fatto le prove generali in posti come Verona (e si vedono i risultati) e Roma. Hanno pompato l’odio razziale e l’insicurezza dei cittadini per distogliere l’attenzione sugli altri provvedimenti presi per l’incolumità giudiziaria di alcuni dei propri esponenti.

Ad un certo punto però, pare si scoprano gli altarini: nella finanziaria “estiva” 2008 ci sono pesanti tagli alla sicurezza

[ Fonte: Repubblica.it ]
[…] il taglio del turn over e riduzione netta degli organici, sforbiciata alle risorse finanziarie, dai carburanti alla manutenzione delle auto di servizio, stretta sugli straordinari. In tutto 538,5 milioni. Dalla scure non si salva nessuno: dai Ps ai Carabinieri, dalla Forestale alla Penitenziaria, dalla Guardia di Finanza alla Stradale fino alla Polizia ferroviaria.

Ma come: dov’è finita l’emergenza del paese così lungamente dibattuta nei salotti di Domenica In ed a Porta a Porta? I reati non sono più un problema che riguarda gli italiani, al punto che possiamo fare a meno di potenziare gli organi di polizia? Oppure più semplicemente non ce ne frega niente di contrastare il crimine italiano, nella speranza che quello degli extracomunitari venga contrastato dalle “ronde padane”?

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Un presidente imprenditore

dscf1271.jpg Molti ricorderanno la campagna pubblicitaria delle elezioni del 2001, quando manifesti giganti raffiguranti il bel faccione di Silvio Berlusconi richiamavano l’attenzione sul “Presidente Operaio” e via dicendo. Alla luce dei fatti (anche non recentissimi) si conferma per l’ennesima volta la vocazione prettamente imprenditoriale dell’attuale Presidente del Consiglio, che tra una legge “ad personam” e l’altra, trova anche il tempo di dare un contentino agli imprenditori suoi simili a discapito dei lavoratori, già frustrati da anni di stagnazione.

Tra le 32 pagine della manovra finanziaria entrata in vigore oggi (ed ampiamente spiegati nell’ottima serie di articoli del Sole 24 Ore), scopriamo l’articolo 21, che legifera in materia di contratti di lavoro a tempo determinato. Cito dalla spiegazione del Sole 24 Ore:

Articolo 21. Contratti di lavoro a tempo determinato.
I contratti a termine sono consentiti anche per l’ordinaria attività del datore. Previste nuove eccezioni alla trasformazione automatica del rapporto a termine in tempo indeterminato dopo 36 mesi; viene limitato il diritto di precedenza nelle assunzioni di chi ha avuto contratti a tempo determinato. Gli effetti delle modifiche verranno verificati dopo due anni in tavoli congiunti e il Parlamento entro tre mesi deciderà se confermarle.

In sintesi quindi, piazza pulita delle garanzie sui contratti a tempo determinato. Nuovi limiti alla trasformazione automatica, allargamento dell’ambito in cui sono applicabili, niente più precedenza a chi era a tempo determinato.
C’è poi l’articolo 23, che riguarda l’apprendistato, tecnica ad oggi (ab)usata per sottopagare tutti i minori di 26 anni indipendentemente dal loro livello di specializzazione, in modo simile agli stage, una delle grandi piaghe del lavoro giovanile, che da oggi sarà esteso anche al campo dei dottorati di ricerca.

A questo punto vorrei fare una domanda a coloro che Berlusconi l’anno votato, ed in particolar modo ai giovani precari: qualche dubbio, anche piccolo piccolo, vi sta sorgendo?

Tasse e forfettone

scontrini.jpgPassa la finanziaria (nonostante le feroci critiche piovute un po’ ovunque) e viene il momento di capire, nel merito, cosa cambia. Come al solito, purtroppo, per capire cosa effettivamente cambia “a valle” di un decreto di programmazione finanziaria (e non solo), c’è bisogno di rivolgersi ad un avvocato, o comunque a qualcuno che di “legalese” ne capisca qualcosina. Oppure ci si affida ai mass media, che di tanto in tanto se ne escono con analisi approfondite dei provvedimenti inseriti in un decreto.

Nel caso della finanziaria 2007 però, c’è un qualcosa che salta agli occhi di tutti (e soprattutto ai lavoratori autonomi che fatturano meno di 30.000 euro l’anno, come il sottoscritto), il “forfettone“: pressione fiscale al 20% (imposta sostitutiva), niente IVA (nemmeno da indicare in fattura), gestione semplificata al punto che si può probabilmente fare anche a meno del commercialista, e l’agevolazione sull’IVA che avvantaggia anche i clienti impossibilitati a detrarre l’IVA (o in costante credito, come le case editrici). In più, non vedo limitazioni di tempo (il forfettinoè valido solo tre anni), ne scadenze.

Rispetto alla situazione già rosea del forfettino, la pressione fiscale è praticamente dimezzata, da quello che posso capire (andrò a parlare con il commercialista nei prossimi giorni per fare il punto della situazione).

Ora è il momento di pensare (decisamente) ai lavoratori dipendenti. Una volta tanto, un applauso al governo e, per l’ennesima volta, una applauso al ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa.

Rosica rosica

padoa-schioppa.jpgIl centro-destra ha chiesto ieri, a gran voce, le dimissioni del ministro dell’economia Padoa Schioppa. Mica perché gli dia fastidio, ci mancherebbe altro: lo fanno per fare un favore al ministro, visto che hanno intenzione di trasformare il parlamento in un tribunale della Santa Inquisizione (presentando l’ennesima mozione di sfiducia e lanciando intimidazioni) a suo unico uso e consumo, per via dei casi Speciale e Petroni.
Vogliono evitargli “un dialogo parlamentare per lui estremamente imbarazzante” dice Schifani di Forza Italia: ma che carini… pensate che gli faranno anche un regalo per natale: un’orologio d’oro, come usano fare nel mondo del calcio con gli arbitri…

Povero Padoa Schioppa… non ne ha azzeccata proprio una nel suo mandato, finora… pensate: dopo una finanziaria 2006 che ha portato a quel misero extra-gettito fiscale (il Governo Berlusconi si che sapeva fare extra-buchi, altro che Prodi…), e nel 2007, la lotta all’evasione fiscale tanto voluta proprio da Padoa Schioppa ha portato l’altrettanto magro risultato di 6 nuovi miliardi di euro (il 37% in più di quelli del 2006)…

Non è che il centro-destra stia facendo tanto baccano per cercare di mandare a casa questo simpatico personaggio, che a colpi di finanziaria, sta avviando il tanto decantato risanamento della malandata economia italiana? Certo, non è tutto oro quel che luccica, ci sono le sbavature, ci sono gli errori (bamboccioni compresi), sarà forse anche la strada sbagliata… però funziona! Ed a mali estremi…