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Coccolarsi

La Feltrinelli Ogni tanto bisogna coccolarsi. Alcuni lo fanno sedendosi davanti alla televisione e spegnendo il cervello (o mettendolo in stand-by), altri andando a farsi una partita a carte con gli amici, o la domenica allo stadio, o a fare shopping… io mi coccolo andando in libreria.

Immerso nella pallida luce dei neon, con un leggero sottofondo musicale, ascoltare le parole della gente (e chiedersi come si possono “odiare le poesie” come ha affermato poco fa quella ragazz[in]a), Immagine di Almost blueguardare le copertine dei libri, leggere qualche riga, vivere per qualche secondo la vita con gli occhi di un altro uomo, dell’autore del libro, poi posarlo e andare avanti , girando tra gli scaffali colorati. Riflettere dei temi che i titoli sollevano, immaginare cosa possa essere scritto tra le pagine e cosa tra le righe, guardare le copertine disegnate, le foto nelle raccolte, le persone che camminano tutto intorno, chi con passo lieve chi di fretta (anche oggi). Infine, terminato il giro, andare verso la cassa (non dopo aver posato tutti i libri che ho in mano, tranne uno), ed uscire felice e tranquillo con il sacchetto rosso in mano, il dolce peso della carta e del racconto (in questo caso “Almost blue” di Carlo Lucarelli), e riprendere a correre, come la vita impone.
Coccolarsi è prendere del tempo per se stessi, rifuggire il quotidiano scorrere del tempo, abbandonare la fretta e, per qualche minuto, rilassarsi.

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Colpevole

Immagine di L'assalto alla ragione

L’aura coscienza: Giacomo… sei stato in libreria?
Giacomo: Si…
L’aura coscienza: E hai comprato per caso un libro?
Giacomo: (oh oh) No…
L’aura coscienza: E allora cos’è questo sacchetto rosso sul tavolo della cucina?
Giacomo: (doh!)

Ebbene si. L’ho comprato. Ma non è stato apposta! Sono passato di li “per caso”, mi è caduto l’occhio su libro, c’era pure lo sconto… avevo già rinunciato, poche ore prima, a comprare “La Casta”… e stavolta non mi sono trattenuto, ed ho acquistato “L’assalto alla ragione”, di Al Gore (potrei anche addurre la scusa che il suo Nobel per la Pace mi ha impedito di non comprare il libro! No eh?).

Libri

Ebbene si, l’ho fatto ancora. Ci sono ricaduto, ho acquistato (non uno ma) due (!) libri.

Immagine di Segmenti e bastoncini

Il primo (tento pateticamente di discolparmi, di giustificare questa mia debolezza) me l’ha consigliato il mio professore di Fondamenti di Automatica, il prof. Leva: si tratta di “Segmenti e bastoncini“, ed è un libro sull’educazione scolastica, che approfondisce i pro e i contro della riforma universitaria (perlomeno affrontando il discorso dal punto di vista dell’autore, il prof. Lucio Russo, ordinario all’università di Roma Tor Vergata). Si tratta sicuramente di un argomento sul quale ho fatto poco approfondimento, e sono sicuro che, indipendentemente dalla condivisione o meno delle idee di Russo, questo libro mi aiuterà a farmi un’idea della questione, che mi riguarda, ahi me, da molto vicino.Immagine di Shock economy

Il secondo libro acquistato, invece, è meno giustificabile, è stato un vero e proprio impulso (no, {Corrado|Danilo}, non imp(s) ). Si tratta di “Shock Economy“, di Naomi Klein. Avevo già letto, alcuni anni fà e con molto interesse “No Logo”, e sono sicuro che questo suo nuovo libro varrà i 20 euro che mi è costato questa mattina. Tra l’altro, colgo l’occasione per far presente che l’autrice sarà alla Feltrinelli di Corso Buenos Aires questo lunedi, a partire dalle ore 18:00, per presentare il libro. Inutile dire che, impegni permettendo, sarò presente all’evento.

Nel frattempo, al di la delle apparenze, le mie letture continuano. Sto leggendo “Un altro giro di giostra”, l’ultimo libro di Tiziano Terzani. Si tratta di un libro molto bello, mi sta piacendo davvero molto, ma scorre molto poco, richiede continue pause di riflessione sui messaggi che l’autore lascia trasparire dalle sue parole. Cosi, dopo quasi un mese di lettura (l’ho preso in mano il 23 di settembre), sono arrivato appena a metà del libro, ma per la prima volta, mi trovo a “doverlo leggere” con una matita in mano, per sottolineare i passaggi più belli. E nel frattempo, i libri in “coda di lettura” sono diventati 35…