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E se Obama fosse stato in Italia?

greetings from Sen. Obama (Barack Obama in Austin #5) Ebbene alla fine il gran giorno è arrivato: Barack Hussein Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti (sarà in realtà ufficialmente in carica dal prossimo 20 gennaio), facendo letteralmente man bassa di voti (349 contro 147), accompagnato da una sonante vittoria democratica anche al Senato, senza la quale Obama avrebbe avuto le mani legate.
L’America (o per meglio dire gli Stati Uniti d’America) ha dimostrato di voler cambiare, di voler girare pagina ed aprire un nuovo capitolo. Ora l’importante sarà vedere Obama al lavoro, chiamato a confermare i buoni propositi annunciati in campagna elettorale e verificare come questo verrà recepito dall’opinione pubblica statunitense.

L’attesa che si era creata intorno a questa tornata elettorale, pur giustificata, aveva raggiunto livelli davvero parossistici anche nel nostro paese, dove nonostante la spiccata tendenza al centro-destra (Berlusconi gode secondo i sondaggi di percentuali di gradimento non trascurabili), ci si augurava in lungo ed in largo una vittoria del candidato democratico: un po’ come dire, citando un noto comico, “sono tutti comunisti col culo degli altri”.

Curioso notare come da tutto il fronte politico internazionale siano arrivate congratulazioni e parole di speranza (ma fino a ieri non stavano tutti a braccetto con Bush?), compreso il nostro Presidente del Consiglio (che ha già dimenticato la fratellanza con il presidente uscente): tradiscono però la reale posizione del nostro paese le parole di Gasparri di questa mattina:

Sulla lotta al terrorismo internazionale vedremo Obama alla prova, perché questo è il vero banco di prova. Gli Stati Uniti sono la democrazia di riferimento, portatrice di valori minacciati dal terrorismo e dal fondamentalismo islamico. Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta.

Insomma, parole gravi (fosse la prima volta che il nostro governo si sbilancia in questo modo per voce di qualcuno dei tirapiedi di Silvio) che parlano da sole, ma proprio queste parole mi fanno riflettere su cosa sarebbe successo se Obama fosse stato chiamato a fare campagna elettorale nel nostro paese
Si sarebbe trovato di fronte ad attacchi da ogni fronte, infarciti di colpi bassi e di demagogia spicciola. Il suo avversario alle presidenziali USA, John McCain, è stato talmente leale in campagna elettorale da schierarsi apertamente contro alcune frange estremiste del suo partito quando queste spingevano su un attacco razzista nei confronti del candidato democratico: in Italia si sarebbe probabilmente soffiato sul fuoco, aizzando la folla.

Questa è la differenza tra l’Italia e gli USA, oggi.

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USA: comincia la “campagna elettorale”…

huma_clinton.jpgGeorge W. Bush è ancora saldamente ancorato alla sua poltrona, in un ufficio della Casa Bianca, ma la campagna elettorale per la sua successione è già ampiamente avviata, anche se in modo non ufficiale. Soprattutto infatti, è partita la campagna di “diffamazione dell’avversario”, prima con le notizie relative all’inquisizione di Bernard Kerik, vicino al candidato Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York (praticamente il suo braccio destro durante il famoso periodo della “tolleranza zero” a New York), oggi con la “scoperta dell’amante lesbica di Hillary Clinton” di Hillary Clinton (una dei principali candidati dei Democratici, moglie dell’ex presidente Bill Clinton).

Cosi come accadde a Bill Clinton, silurato dalla storia (tutto fuor che politica) con Monica Lewinsky, si cerca di influenzare l’opinione pubblica americana (notoriamente poco attenta al mero dibattito politico) a suon di scandali, spesso e volentieri conditi con il “piccante” sfondo sessuale, per fare maggior presa.
In Italia non siamo ancora arrivati ad abbassare cosi tanto i toni della campagna elettorale (anche se non ci siamo andati poi cosi lontani, un anno fa), ma penso che si tratti più di incapacità dei nostri politici che altro.

E pensare che alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America manca quasi un anno… ne vedremo delle belle…