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Una brutta uscita…

Fausto Bertinotti Il centro-destra è in crisi e che potevamo fare a sinistra? Attaccare il governo! Sia mai che per una volta si riesca a fare qualcosa di minimamente decente, grazie anche ad un’opposizione troppo impegnata a farsi la guerra in casa che ad ostacolare per partito preso l’operato del governo: mai sia!
Come prevedibile, le dichiarazioni rilasciate a Repubblica dal presidente della Camera Bertinotti hanno scatenato una serie di reazioni , manco a dirlo, diverse tra loro.

Dobbiamo prenderne atto: questo centrosinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l’Unione non si è realizzata…

Presidente Bertinotti, siamo anche d’accordo che il centro-sinistra abbia fallito: aveva fallito da buon principio, con la necessità di mettere in coalizione gente come Mastella che di “valori” condivide con noi solo quelli legati alla stabilità della poltrona… ma proprio perché lo sapevamo da buon principio mi chiedo che senso abbia uscirsene oggi con queste dichiarazioni: non abbiamo forse intrapreso lo stesso questo cammino? Le valutazioni si tirano alla fine del viaggio, non in mezzo al tragitto.
Ha poi fallito (e fallisce da anni) il tentativo di instaurare un rapporto con il popolo, con i cittadini, con gli italiani, perché non c’è voglia di farlo, perché forse non ce n’è nemmeno la necessità, o la possibilità (gli italiani non brillano certo di interesse verso questa politica…).

Si tratta di un governo di compromessi, fatto di rospi da ingoiare per tutti, che purtroppo era (ed è) l’unica valida alternativa ad un governo razzista e filo-fascista come quello che mise in piedi Silvio Berlusconi non molti anni fa: lo scopriamo forse adesso? Meglio forse un governo forte con Berlusconi-Casini-Mastella-Dini-Binetti (si legge “Democrazia Cristiana”), e tutti gli altri all’opposizione? Rendiamoci conto di quali siano le alternative reali (e non i nostri desideri più ottimistici) e lavoriamo alla formazione di questa (cazzo di) “cosa rossa”, in modo da poter anche lontanamente pensare di provare a fare qualcosa di meglio con un prossimo governo, tra (ed è fondamentale) 3 anni, a fine legislatura…

A sinistra c’è “disagio”. E grazie al cazzo! Ci erano state fatte delle promesse, e alcune di queste sono poi state spudoratamente negate, accantonate, dimenticate. Vorrei anche vedere che non ci fosse “disagio”! Che poi non è disagio, è che ne abbiamo proprio i coglioni pieni (perdonate i francesismi, posso tradurre per chi non afferrasse)!
Purtroppo l’alternativa sono le leggi vergogna del Cavaliere, quindi c’è chi se ne va a vivere fuori dall’Italia e chi invece, volente o nolente, resta e ci lascia il fegato. O forse, presidente, si trovava meglio all’opposizione?

C’è senza dubbio bisogno di quella che viene chiamata “verifica di governo”, il prendersi cioè un po’ di tempo per verificare le proprie posizioni sui vari argomenti del dibattito politico, e definire una strategia il più possibile condivisa: ma questo non dovrebbe essere un qualcosa “da programmare”, ma la prassi che un governo serio dovrebbe seguire! Purtroppo lo scenario politico è andato con il tempo assomigliando sempre più ad uno scacchiere in cui ogni pedina cerca di muoversi con un’idea diversa in testa…

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20 ottobre

Bandiera rossaPurtroppo sabato impegni di famiglia mi hanno tenuto lontano da Roma, ma alla manifestazione “pro Programma di Governo”, ci sarei andato volentieri, per diversi motivi.

Primo tra tutti, il fatto che non si trattava di una manifestazione “contro il Governo”, che è secondo me un segno di maturità non indifferente. In seguito, perchè si manifestava per chiedere l’applicazione di qualcosa che era stato promesso dal Governo, e per il quale questo Governo ha preso i voti che gli hanno consentito di governare. E’ vero che non c’è l’obbligo di mandato, ma snaturare completamente quelli che sono stati i punti principali della campagna elettorale non può certo far bene in un’ottica di nuove elezioni… (ovviamente va ricordato che siamo alla conclusione del secondo anno di governo, e ne rimangono ancora 3 per portare a termine il programma…)

La manifestazione si è svolta in un clima invidiabile, nonostante gli oltre 700.000 manifestanti, da quel poco che ho potuto desumere dalla diretta di Radio Popolare (mentre attraversavo la pianura padana per il lungo), con uno spirito costruttivo e pacifico che smentisce (come al solito) le paure allarmistiche con le quali la destra prepara il popolo italico alle manifestazioni indette dai “comunisti”.

Mi ha inoltre fatto molto piacere il fatto che sia stato chiesto ai ministri di non partecipare alla manifestazione. Questo ha consentito di far incentrare l’attenzione sui manifestanti, sugli obiettivi della manifestazione, anzichè su sterili dibattiti sui partecipanti e sulla imminente crisi di governo legata agli interventi detti da tizio o caio durante il corteo. E’ una trovata interessante, sicuramente da ripetere, anche per riaccendere quella capacità comunicativa che la sinistra (ma in realtà tutto il centro-sinistra) ha perso da parecchi anni.

Il succo della manifestazione, in ogni caso, è stato quello della “sinistra unita”. Unita nei fatti prima ancora che con le parole: non hanno infatti adderito ufficialmente alla manifestazione ne i Verdi ne la Sinistra Democratica, ma erano di contro presenti moltissimi manifestanti riconducibili a questi schieramenti. Durante il corteo, diversi politici di spicco di quella che viene ormai difinita la “Cosa Rossa” si sono espressi in favore della formazione di una realtà unitaria a sinistra del Partito Democratico (che io auspicavo già parecchio tempo addietro). La questione è stata ripresa anche nei giorni successivi (ieri e stamattina) con la dichiarazione rilasciata dai portavoce di Rifondazione Comunista che non vogliono pensare ad una fusione, ma ad una “rete di partiti”. Rete o partito, quello che importa, secondo me, è un’agire unitario, compatto, discusso e costruito a partire dal popolo, dai cittadini, dal riallacciarsi di quei legami che la Politici ha perso da anni.  Si auspica un primo passo partecipato: e se questo passo fosse proprio la manifestazione del 20 ottobre?

“La lotta continua…”