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Ancora, sempre, nomadi

nomadi Il campo nomadi della Bovisasca è da mesi “sotto sgombero” (più o meno quotidianamente). Questa mattina la polizia ha circondato il campo, “convinto” gli ultimi occupanti ad abbandonare le proprie “abitazioni” e raso al suolo ciò che restava del campo.

Niente di sconcertante, ci mancherebbe altro: il campo nomadi lì non è previsto (probabilmente darà anche fastidio alla “popolazione indigena”) e pertanto viene “rimosso”. Tutto limpido, pulito, legale. Eppure, il problema continua a riproporsi, tale e quale, ad intervalli di tempo regolari: ora Opera, ora la Bovisasca, domani chissà.

Gli sgomberi non hanno mai risolto il “problema” dei nomadi, siamo seri. Vengono allontanati, si rifugiano in qualche luogo isolato, ricostruiscono il campo che sarà poi raso al suolo tra qualche settimana, in un circolo vizioso dal quale non sembra esserci via d’uscita. Tutto questo perché non si dà una valida alternativa a questa gente: non si individua un posto dove sia loro concesso stabilirsi (men che meno trovargli casa, naturalmente). Repressione, repressione, repressione, sempre e solo repressione e mai nessun risultato.

E nonostante la “linea dura” vada ormai avanti da anni, in Comune non sembrano ancora aver capito che stanno solo sprecando risorse (che potrebbero essere impegnate nell’integrazione di questa gente, per esempio) lottando contro i mulini a vento.
Non è diverso da quello che capita con le droghe leggere: repressione, repressione, criminalizzazione senza alcuna valida alternativa, senza informazione, senza atteggiamento costruttivo.

E c’è chi ci crede ancora…

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Conferenza Linux in Bovisa

dscf1110.jpg Questo pomeriggio, per conto del POuL ed in collaborazione con la Terna Sinistrorsa dei campus di Leonardo e Bovisa, ero tra i relatori dell’incontro-conferenza su GNU/Linux che si è tenuto in L09 (bellissima aula) presso la sede del Politecnico di Milano di Bovisa.

La presentazione che ho fatto, è stata la solita, “Introduzione a Linux“, semplicemente ritoccata in qualche punto (ho appena fatto l’upload delle nuove slides), quindi niente di particolarmente eccezionale.

Sinceramente mi aspettavo parecchia meno gente delle 100-150 persone che sono arrivate: abbiamo letteralmente “fumato” gli 80 live-dvd di Polibuntu che erano stati preparati, lasciando parecchia gente (quasi metà sala) a bocca asciutta (e bisognerà provvedere a far pervenire all’ufficio della Terna in Bovisa i dvd mancanti quanto prima). Sono estremamente contento di come sono andate le cose; molto molto contento.

I miei personali complimenti vanno a Luca Endrizzi perl’organizzazione, a Vincenzo Ampolo che ha diviso con me “la scena”, ed a tutta la Terna di Bovisa per l’ottimo lavoro fatto.