OpenID non è certo una novità, per gli addetti ai lavori. Il concetto di un’autenticazione centralizzata, accessibile a tutti i servizi web, è una idea che balenava in mente agli informatici già da molti anni, e la semplicità dell’implementazione di OpenID ha rapidamente mietuto successi, fino ad essere in fase di adozione da parte di Google (il che garantisce al progetto una visibilità non indifferente e ne segnala il raggiunto stadio di maturità) e di Yahoo (prevedibile notizia arrivata proprio poche ore fa), oltre che il supporto da parte di una larga fetta di software (spesso liberi) estremamente diffusi sul web, cominciando da Drupal e da WordPress (per ora tramite l’uso di un plugin).
Il grande limite, al momento, di OpenID, è la mancanza di una reale integrazione (per default) nei principali browser. Già Firefox-3.0 però contribuirà a risolvere il problema: il nuovo venuto nella famiglia Mozilla infatti, dovrebbe includere la possibilità di eseguire automaticamente i login nei siti che supportano OpenID, ed autenticarsi automaticamente sul proprio fornitore OpenID al momento dell’apertura del browser.
Il primo, evidente, vantaggio dell’uso di OpenID è l’eliminazione del fastidio del moltiplicarsi degli account su siti diversi, che significano form da riempire, password da ricordare (o la stessa password per tutti i siti, il che non è certo meglio) e da cambiare su tutti i siti (quando decidere che la vostra password singola è troppo datata per essere ancora sicura), autenticazioni da fare innumerevoli volte durante ogni giornata su internet, e via dicendo. Già questo potrebbe essere una giustificazione valida per spingere all’utilizzo di OpenID.
In realtà però, i veri vantaggi di OpenID sono legati a “sicurezza” e “privacy”. Usando OpenID infatti, potrete utilizzare una singola autenticazione per tutti i siti che vorrete visitare, ma potrete scegliere se consentire loro l’autenticazione una sola volta o “a vita”, potrete definire delle liste di siti “fidati”, potrete utilizzare più “personalità” a seconda della fiducia che volete assegnare al sito che state visitando. Tutto questo senza dover inventare password su password, che poi vanno scritte o ricordate.
Inoltre vi sarà possibile definire quali dati cedere al sito in questione, proteggendo la vostra privacy: se vi volete solo autenticare, non sarà necessario fornire la vostra data di nascita, no? Bene, con OpenID potrete impostare il vostro account in modo che, a quel determinato sito, vengano forniti solamente i dati relativi all’autenticazione, e nulla più; di quell’altro sito invece vi fidate, e volete dargli anche la data di nascita in modo che possa inviarvi i bigliettini d’auguri? Tanto meglio, un segno di spunta e ha accesso alla data di nascita, e voi ai vostri bigliettini d’auguri. Cambia un dato? Non dovrete più fare il giro per tutti i siti che visitate abitualmente ad aggiornare i profili: basterà modificare il vostro account OpenID e “magicamente” il nuovo dato sarà disponibile su tutti quei siti ai quali avete dato accesso a quel dato (e solo a quelli!).
Voglia di fare un giro? Recuperate il vostro url OpenID url, e cominciate a navigare 🙂