Archivi tag: attentati

Fallito mica troppo…

Drewski2112 via Flickr (cc: by-nc)

A cavallo di Natale ha dominato l’attenzione della stampa: un attentatore apparentemente affiliato ad Al-Quida avrebbe tentato di far esplodere il volo 253 della Delta-Northwest tra Amsterdam e Detroit nei pressi della città americana. Essendo il volo poi atterrato senza problemi allo scalo di Detroit, i giornali parlano di “attentato fallito”, ma ci sono un paio di considerazioni (che nascono dalla lettura dell’interessante post di Zen sull’argomento) che ritengo importanti, sotto questo profilo:

  1. Umar Faruk Abdul Mutallab ha passato con successo i controlli di sicurezza, per di più in un importante scalo europeo come Amsterdam dimostrando non solo l’inefficacia dei controlli attualmente in essere (ridicolamente potenziati in seguito proprio alla tentata strage, come si evince dalla lettura del post di Zen), ma sottolineando la sostanziale impossibilità di garantire una reale sicurezza (anche in un luogo circoscritto come un aeroplano) tramite l’applicazione di controlli minimamente sottostanti criteri di “usabilità”: a meno di spogliare e controllare sistematicamente ogni singolo passeggero su tutto lo spettro di minacce note, qualcosa può sempre sfuggire; e anche a fronte di controlli metodici e puntuali, ci si troverebbe comunque esposti alla “creatività” degli eventuali attentatori (“chi difende deve controllare tutto il perimetro, a chi attacca basta un varco”).
  2. L’attentato ha riportato violentemente l’attenzione sui voli aerei, rinnovando la paura che andava un po’ scemando dopo gli attentati dell’11 settembre. Proprio in questi giorni si è parlato del caso Ryanair, che intende sospendere i voli interni italiani proprio per una eccessiva riduzione dei controlli da parte delle autorità italiane (in particolare in tema di identificazione).

Ciò detto, esiterei a parlare di “fallimento” dell’attentato terroristico. Sicuramente non si è trattato di un attentato pienamente riuscito (250 morti avrebbero sicuramente dato ben altro risalto alla faccenda, purtroppo), ma se l’obiettivo primario era quello di creare paura, disagi e scompiglio, direi che i mandanti non possono ritenersi insoddisfatti

Pubblicità

Via d’Amelio, 19 luglio 1992

Strage Via D'Amelio

19 luglio 1992, Via d’Amelio, Palermo

Per non dimenticare Paolo Borsellino.

Il 19 luglio 1992, di fronte all’abitazione della madre, trovano la morte Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina; sopravvive solo Antonino Vullo.
Paolo Borsellino sapeva di dover morire, l’aveva detto anche pubblicamente, e quando esplodono i 100 chili di tritolo nascosti nella 126 parcheggiata in Via d’Amelio (Palermo), Borsellino probabilmente se l’aspettava anche.
Il 19 luglio, la mafia completa il lavoro cominciato 27 giorni prima con la strage di Capaci, dove trovò la morte Giovanni Falcone, collega e amico di Paolo Borsellino.
Centocinquanta chili di tritolo in due, che macchiano indelebilmente di sangue la memoria degli italiani e le mani di un’intera classe politica collusa con la mafia.

Capaci, 23 maggio 1992

23 maggio 1992 – Strage di Capaci

Per non dimenticare Giovanni Falcone.

Il 23 maggio 1992, a Capaci, lungo l’autostrada A29, che dall’aeroporto di Punta Raisi porta alla città di Palermo, trovano la morte Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della sua scorta, Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.
Saltarono su 500kg di tritolo: tanti, tantissimi. L’esplosione squarciò il manto stradale proprio mentre la prima auto della scorta giungeva sopra il tunnel appositamente scavato sotto la sede stradale.
Degli esecutori, dei cinque mafiosi che organizzarono e gestirono l’attacco, si sanno nomi e cognomi, ma degli intrecci politici che portano ai mandanti, nessuna traccia, solo insabbiamenti.

A pochi giorni di distanza, troverà la morte anche Paolo Borsellino, collega e amico di Giovanni Falcone. Una vittoria della Mafia che da 16 anni continua a vincere, ogni anno, la sua partita.