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Si, ho “Adobe Flash 9” installato!

World of flickr Da qualche giorno ho sostituito il mio router wireless a casa (ho in lavorazione un post a parte su questo aspetto :P). Dal momento della sostituzione dell’apparecchio, non riesco più a fare l’upload delle immagini su Flickr. Peccato che negli stessi giorni, scoprivo l’aggiornamento del loro uploader web, e nel tentativo di capire se il problema fosse legato ad F-Spot (che l’upload non lo faceva) a Flickr o al router, mi trovo con Firefox che si pianta tentanto di usarlo.

Così, sempre nel cercare di capire quale fosse la fonte dei miei guai e dopo aver scoperto che F-Spot invia effettivamente dei dati a Flickr, che però pare non vengano gestiti, scrivo al loro supporto tecnico, segnalando il malfunzionamento ed il fatto che l’uploader web va in crash con Firefox su Linux.
Mi viene risposto che l’uploader web necessita l’installazione di Adobe Flash 9 e l’attivazione di Javascript. Mi vengono inoltre forniti i link per verificare la versione installata e all’uploader web, oltre che alcuni suggerimenti sull’uso del browser e lo svuotamento della cache (per Netscape Navigator ed Internet Explorer).

Verifico (per scrupolo più che altro) la versione di flash e l’attivazione di Javascript, e rispondo dicendo che il browser si blocca nel momento in cui parte l’upload della foto, e chiedendo se ci sono stati cambiamenti nelle API (che quindi non consentono a F-Spot di effettuare correttamente l’upload).

Mentre attendo risposta da loro, scopro che in realtà l’uploader web non va in crash: lasciato “computare” per una decina di minuti, si riprende e mi fornisce una pagina d’errore, che senza altre indicazioni mi dice che l’upload è fallito.
La risposta che ricevo da Flickr alla mia mail, (che viene da una persona diversa da quella che mi aveva scritto la prima volta), mi dice che non ci sono stati cambiamenti nelle API “di cui siamo consapevoli” (eh?) e che lo strumento di upload web richiede Javascript e Flash Player 9 per funzionare, e mi fornisce i link all’uploader web e alla pagina per verificare la versione di flash installata.
Rispondo facendo presente lo strano comportamento dell’uploader web da poco scoperto, e dichiarando palesemente l’attivazione di JavaScript e di “Adobe Flash Player 9,0,115,0”.

Qualche ora dopo, scopro per i fatti miei che cercando di caricare le foto dalla sede di un altro cliente, l’upload va a buon fine senza alcun problema, e che per di più anche da casa mia l’upload di foto di piccole dimensioni funziona senza intoppi.
Ma ecco arrivare la nuova risposta del supporto tecnico di Flickr (terza mail, terzo interlocutore), che mi fà presente che per vedere le foto caricate, devo caricarne almeno 5 (…) e che poi potrebbero essere necessari alcuni giorni prima di visualizzare le mie foto nelle ricerche (…). Mi viene poi suggerito di usare “tag accurati” per le mie foto in modo da semplificare le ricerche, e che “essendo un nuovo utente di flickr” mi viene chiesto di moderare adeguatamente il contenuto delle mie foto “classificandolo nelle categorie appropriate (sicuro, moderato o limitato)”.
Sperando in uno scambio di email, replico ancora una volta alla mail, dicendo che il problema non riguarda le ricerche, ma l’upload e che avendo scoperto che il problema è in qualche modo riconducibile al mio router, vorrei sapere se ci sono delle indicazioni da tenere a mente nella configurazione dello stesso affinchè funzioni correttamente l’upload (anche se ho in mente come funzionerebbe un meccanismo simile realizzato da me, e quindi senza speranza di ottenere ulteriori indicazioni in questo senso).

Mentre faccio prove scalando le foto a dimensioni diverse per vedere a che dimensione smette di fare l’upload, ricevo l’ennesima replica da Flickr, che mi ricorda che per usare l’uploader web devo aver attivato Javascript ed installato Adobe Flash Player 9, e mi fornisce i link alla pagina per controllare la versione di flash installata e a quella dell’uploader web.

Faccio da me, ho capito.

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Palm ed assistenza

Se siete i possessori di un Palm, o state meditandone l’acquisto, auguratevi che, una volta terminato il periodo di garanzia, al vostro gioiellino tascabile non capiti nulla di brutto. Perchè nel caso in cui necessiti di una riparazione (anche software, come nel mio caso con il bootloader [probabilmente] sminchiato) cominciano le peripezie.

Innanzi tutto la Palm non ha “Palm Point”, punti di assistenza sul territorio. E’ una scelta, direte voi. Si risparmia sui punti assistenza perchè ne viene centralizzata la gestione. Comprensibile (anche se poi mi dico che non sarebbe la Palm stessa a pagare i rivenditori/centri assistenza, cosi come fa Vodafone, o Nokia).
Upgrading to Tungsten T5Alternativa? Si cerca un numero telefonico, che è ben nascosto tra le pagine del sito italiano. Alzate la cornetta, chiamate, e scoprite che non si può avere assistenza a meno di non aver acquistato un pacchetto “Palm On Call”. Ma si paga già, cosi, senza un minimo di diagnostica seria (non quella fatta via wizard agli utenti)?. Va bene, compriamo questo pacchetto.
E qui cominciano le discriminazioni. Se avete un multifunzione, avete diritto (sin dalla registrazione del prodotto) al supporto telefonico. Altrimenti, semplicemente, non è previsto. Non c’è. Non si può comprare. Ciccia. Niet!

Che faccio? Apro un ticket di assistenza via mail (non restano altre alternative… :/). La risposta, giunta al sottoscritto, dice che a partire dalla descrizione del problema (fatta da un utente, sottolineo, e chi ha qualche esperienza “dall’altra parte” sà che danni possono fare gli utenti, ma anche che granchi riescono a prendere), “potrebbe essere necessario riparare l’unità”.

Potrebbe? E’ da riparare o non è da riparare? Ve la mando in diagnostica e mi dite se si o no? No! Prima ci si accorda sulla modalità di pagamento, poi lo si manda. E si paga, suppongo (perchè non ci sono spiegazioni ulteriori), indipendentemente da quello che poi viene fatto (perchè mi viene il sospetto che lo riparino comunque?). E sapete qual’è il costo della riparazione, forfettario? 180,27 euro. Sapendo che il valore all’asta di un T5 (come il mio) stenta a toccare i 100 euro, direi proprio che non se ne farà nulla. E naturalmente non credo proprio che prenderò un Palm, la prossima volta (anche perchè promettono Linux da anni ma i fatti parlano di WindowsCE…)

Ultima presa per il culo? Con il programma di “upgrade a pagamento“, vi vengono scontati un tot di euro su dispositivi nuovi, a fronte della sostituzione di uno usato. Ma il bello è che non vengono scalati dal costo dell’unità (che comunque sarebbe piuttosto alto, visto che un Tungsten TX costa più di 300 euro), ma vi viene dato, al momento della registrazione della nuova unità, un buono sconto per l’acquisto di software -.-