Il tè di questa sera (che mi aiuterà a recuperare dalle fatiche di un lungo viaggio incolonnato tra i miei concittadini di ritorno dalle vacanze pasquali) è un tè nero proveniente dalla regione di Arunachal Pradesh, di nome Donyi Polo.
L’Arunachal Pradesh è uno degli stati di nord-est dell’India, e confina a sud con il già citato Assam, a nord con il Tibet ed a sud-est con la Birmania. La zona di coltivazione non è particolarmente diversa da quella dove viene prodotto l’Assam di qualche sera fà, anche se la struttura particolarmente montuosa porta le piantagioni a quota maggiore, rendendo piu elevata di conseguenza (cosa frequente, anche se non ovvia) anche la qualità del tè, che viene prodotto dall’unica coltivazione della zona.
Il Donyi Polo è infatti un tè molto particolare: si tratta di un tè raro, che alla corposità tipica dei tè della regione dell’Assam, combina il sapore e la sottigliezza dei tè provenienti dalla regione di Darjeeling (di cui avremo modo di parlare diffusamente proprio in queste pagine). Il colore rosso rubino, vivo ed invitante, come il suo profumo (che potrebbe essere preso come riferimento per il profumo ideale del tè nero) sono davvero incredibili. Il sapore è notevolmente piu delicato di quello tipico degli Assam, ma non leggero come quello dei Darjeeling, in un connubio persistente che avvolge il palato anche a lungo dopo averlo gustato.
Quello in mio possesso (il terzo dei tre acquistati con Corrado presso la Teiera Eclettica) è un tè ancora piu prezioso: si tratta infatti della varietà FTGFOP1. Chiaro no? No? Spieghiamo.
I tè neri prevedono una particolare classificazione “a sigle, derivante dalla tipologia di foglie e/o germogli utilizzati per la sua preparazione. Partendo da P (pekoe, la varietà che contiene sole foglie e adulte), si aggiungono risalendo la “scala” lettere (OP, FOP, GFOP…) fino ad arrivare al SFTGFOP (Special Finest Tippy Golden Flowery Orange Pekoe) che indica un raccolto speciale. La sigla FTGFOP sta ad indicare il miglior TGFOP (composto da un elevatissimo numero di germogli dalle punte dorate) prodotto da una specifica piantagione. Inoltre, la cifra “1” finale indica che quel raccolto è il migliore per quella tipologia (il tè viene infatti raccolto piu volte durate l’anno).
Per la cifra che l’ho pagato, non posso che consigliare a tutti di andare a farsi un giro in quel di Piazzale Bacone ad acquistarne un po ed assaggiarlo, avendo cura di zuccherarlo il meno possibile per poterne gustare appieno le qualità (e non intasate il colino di foglie!!)