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Ebbene si, sono ancora vivo

Francesco Federico via Flickr

Francesco Federico via Flickr

Sono giorni che non scrivo. Per chi mi sta intorno i motivi sono chiari ed evidenti: lavoro, impegni, appuntamenti, rogne di vario genere (nulla di grave, fortunatamente)… soprattutto Fa La Cosa Giusta 2009 (scrivo dallo stand) che ha richiesto un pesante impegno per l’organizzazione e la partecipazione dell’Associazione LIFOS.

Ormai la manifestazione volge al termine (si chiude alle 18:00) e qualche considerazione vorrei spenderla, soprattutto riguardante due aspetti: la Crisi e la tematica del software libero.

Per quel che riguarda il software libero, avendo partecipato a tutte le edizioni della manifestazione (dal 2004 ad oggi), ho visto crescere l’attenzione su questo tema: i primi anni ci veniva chiesto se “linux si potesse mangiare”, poi si è cominciato a trovare qualcuno che ne avesse già sentito parlare, successivamente qualcuno che l’avesse già provato, oggi si comincia a parlare di business legato al software libero. Una crescita davvero impensabile fino a pochi anni fa, considerando soprattutto la tipologia di affluenza a questo genere di manifestazioni.

Sotto il profilo della crisi, invece, la forte affluenza all’edizione 2009 di Fa La Cosa Giusta può avere due diverse chiavi di lettura:  da un lato si potrebbe leggerla come un segno della crisi, con la ricerca del risparmio, della sostenibilità. Alternativamente lo si può leggere in positivo, come un segno di vitalità, di reazione, di ripresa o comunque di fiducia in settori che cercano nell’ecologia e nella sostenibilità una via per uscire dalla brutta situazione in cui versa il nostro paese…

Se qualcuno fosse interessato a questi argomenti (o semplicemente vuole passarci a trovare allo stand SL08), invito a fare un salto in Fiera Milano City, davvero 🙂

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Nuovi libri e Fiera del Libro

Ho comprato altri due libri. Stavolta non lo dico colpevolmente, perché mi sto impegnando a smaltire la “coda di lettura” e quindi mi merito (decisamente) questo piccolo acquisto, soprattutto perché entrambi i libri sono arrivati (di fatto) gratuitamente, grazie ai punti accumulati in Feltrinelli.

Immagine di Il mondo di Sergio

Il primo dei due libri è Il mondo di Sergio“, di Mauro Paissan: già solo il fatto che la prefazione sia a cura di Stefano Rodotà sarebbe sufficiente a giusitificare i 16 euro di costo del libro. In più, Paissan è stato ospite di Fazio, sabato sera a “Che tempo che fà”, ed il soggetto del libro mi ha davvero catturato. Si tratta di un libro piuttosto breve (non supera le 200 pagine) che promette davvero bene. Penso che gli farò saltare buona parte della “coda di lettura” e lo attaccherò già nei prossimi giorni.

Immagine di La deriva

Il secondo dei due libri è decisamente più impegnativo, ma non potevo esimermi dall’acquistarlo: si tratta del nuovo libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, “La deriva, con il quale i due autori sicuramente puntano a confermare il successo avuto con “La Casta”. Qualcuno dice che “leggo per farmi male”, ed in effetti a volte il dubbio mi viene, andando a guardare i titolo e la tipologia degli ultimi libri che ho affrontato. Però in fin dei conti, sono convinto che non si possa comprendere il mondo in cui viviamo senza avere gli attrezzi giusti per analizzarlo…

Infine, un piccolo annuncio: domenica 11 maggio io vado alla Fiera del Libro, a Torino, per tutta la giornata. L’idea al momento è di partire presto, andare la in treno, dedicare la mattinata alla visita della Fiera, e poi al pomeriggio partecipare ad una serie di incontri: Carlo Lucarelli e Sergio Rizzo con Gian Antonio Stella. Se qualcuno volesse unirsi al sottoscritto, è naturalmente il benvenuto: non è impossibile che si riesca anche a risparmiare qualcosa, se si riesce ad organizzare una macchinata…

Ancora una lezione su OIL

Keys Of Life Ho sempre apprezzato molto il progetto OIL: l’idea che la formazione (anche ben fatta per altro) possa avvernire gratuitamente tramite internet, grazie alla disponibilità di professionisti e non che dedicano il loro tempo al progetto mi piace. Oltretutto sono disponibili al download (tutto sotto Creative Commons per altro) anche molte delle registrazioni delle lezioni passate, il che rende ancora più interessante e completo il servizio reso.

Mi è stata data più volte la possibilità di contribuire attivamente (cosa che ho sempre fatto più che volentieri) e domani sera avrò un’altra possibilità di donare qualcosa di mio al progetto: terrò una lezione introduttiva sulla crittografia ed i Key-Signing-Party. Niente di esoterico, naturalmente, solo un tentativo di chiarire su quali basi si fondi la crittografia (partendo dall’approccio “storico” che mi piace tanto) per arrivare a spiegare cosa siano e come funzionino i ksp.

Per chiunque fosse interessato a seguire, l’appuntamento è (armati di TeamSpeak) alle 21:00 sulla chat dell’aula: vi aspetto numerosi 😛

Lunedi appuntamento a Milano

Immagine di Mani sporcheLunedi sera, ore 21:00, appuntamento con Marco Travaglio alla camera del lavoro di Milano, in Corso di Porta Vittoria 43. L’occasione è quella del “dibattito pubblico sui temi della giustizia” tra gli autori di Mani Sporche (Travaglio, Barbacetto e Gomez) e Gad Lerner e Piercamillo Davigo.

Io ho naturalmente intenzione di andarci, e proprio per questo ho acquistato oggi pomeriggio il libro in questione. Inutile tentare di leggerlo entro lunedì (anche perché con le sue 914 pagine non è esattamente un libro “smilzo”), ma sentirne parlare a Travaglio Barbacetto e Gomez lunedi sera aiuterà sicuramente ad apprezzare maggiormente il lavoro pubblicato.

Se qualcuno fosse intenzionato ad andarci, mi contatti pure, che magari ci mettiamo d’accordo per fare un salto insieme 🙂

La cura del cliente

telecom italia Sono appena rientrato a casa dopo un appuntamento da un cliente, dello svolgimento (e della preparazione) del quale mi piacerebbe renderVi partecipi, anche perché sfiora letteralmente il delicato tema del legame tra università e mondo del lavoro: quello che differenzia un professionista esperto da uno studente universitario volenteroso che si butta nel mondo del lavoro, è il come viene preparato un appuntamento di lavoro da un cliente, come si cura il rapporto con quest’ultimo. L’università può metterci (anche qui ci sarebbe da discutere) la preparazione tecnica, ma l’installazione di un server di posta è un qualcosa alla portata della maggior parte dei professionisti del mondo dell’informatica, a qualsiasi livello di esperienza: quello che fa’ la vera differenza sul campo, è la serietà che si riesce a trasmettere al cliente.

Per questo motivo, questa mattina ero presso un (in un prossimo futuro “mio”) cliente, per un appuntamento “a quattro” con il responsabile del centralino isdn del cliente, il cliente stesso ed un commerciale di Telecom Italia (fornitore della linea dati del cliente) con lo scopo di rivedere e ridiscutere alcuni aspetti tecnici e contrattuali relativi al rapporto tra Telecom e il cliente, in vista dello spostamento dei server di posta e web del cliente da una sala macchine alla sede aziendale. L’appuntamento, fissato dal commerciale di Telecom, era previsto per le 11:30 di questa mattina, presso la sede del cliente in questione. In quanto responsabile dei servizi software e quindi della migrazione dei server in sede, il mio compito era quello di avanzare le richieste necessarie a questo aspetto al commerciale Telecom.

La mia preparazione a questo appuntamento, pur sommerso dal lavoro che in queste settimane di sballottamento si sta accumulando, è stata composta da:

  • Visite ai siti dei principali fornitori di traffico dati a me noti, per verificare le condizioni economiche e contrattuali delle diverse offerte business, in modo da conoscerne i dettagli, i punti di forza e quelli di debolezza, sulla base dei quali contrattare con il commerciale di Telecom sia sull’aspetto economico (ad esempio sulla questione del canone) sia sull’aspetto tecnico (ip statico, banda minima garantita, rapporto di contemporaneità, termini dello SLA)
  • Preparazione di un “piano di battaglia” per la riunione, con scelta degli argomenti da trattare e delle eventuali domande da fare, compresa la valutazione di evitare la questione del “rapporti di contemporaneità” per non mettere “inutilmente” in difficoltà un esponente di un fornitore di servizi con il quale, nel bene e nel male, il cliente dovrà convivere a lungo (trattandosi in ogni caso del principale proprietario del cosi detto “ultimo miglio”)
  • Partenza alla volta della sede del cliente con sufficiente anticipo in modo da evitare ritardi anche in caso di traffico intenso (a Milano oggi piove e tutti i milanesi sanno quanto la città ritorni alla sua condizione di “palude” non appena cadono due gocce d’acqua)

Non si tratta di un trattamento di favore per un “grosso cliente” (il mio guadagno sul contratto di questo cliente è irrisorio), ma del requisito base, secondo me, del fatto che mi viene richiesta (e pagata) una prestazione professionale.

Bene, una volta arrivato dal cliente, alle 11:29 (prima avrei forse disturbato? Meglio restarsene a leggere in auto, o fare colazione in un bar nei paraggi) , scopro che il commerciale di Telecom non è ancora arrivato (mentre il responsabile del centralino si sta togliendo la giacca). Poco male: dopo una telefonata di controllo sul suo cellulare, che non trova risposta, ci mettiamo in comoda attesa cominciando nel frattempo ad accennare agli altri problemi aperti. Alle 11:45, il commerciale telefona dicendo che non si sarebbe presentato, senza fornire ulteriori spiegazioni. Ora, può succedere: capita un contrattempo, un incidente, un errore (errare umanum est). Ma mi fossi trovato io in quella situazione, avrei telefonato il prima possibile (non certo con un quarto d’ora di ritardo, ma probabilmente nemmeno all’orario dell’appuntamento!), conscio del fatto che ad un incontro con altre persone partecipano (guarda un po’) altri professionisti che hanno certamente dovuto allocare del tempo per l’incontro; ma soprattutto, dopo aver esposto le mie sincere scuse, avrei immediatamente chiesto disponibilità per un nuovo incontro, naturalmente alle condizioni di disponibilità del cliente e delle altre persone coinvolte.

Invece non solo il nostro simpatico commerciale non ha chiesto un nuovo appuntamento, ma quando (dopo essere stato richiamato) gli è stata chiesta una disponibilità, ha proposto il mercoledi (giornata che ne io ne il cliente possiamo dedicare a questo incontro) senza condere altre possibilità: il risultato è che lunedi richiamerà per proporre un’altra data (qualcuno ci crede?).

Se questa è la cura del cliente che propone il monopolista uno dei principali player della telefonia in Italia, non mi stupisce il livello di servizio medio che troviamo nel mondo delle telecomunicazioni nel nostro paese. Poi non mi si venga a dire che l’economia Italia sopravvive grazie alle “Grandi Aziende”: l’economia Italia sopravvive nonostante le “Grandi Aziende”.