Il processo contro David Mills, avvocato inglese corrotto e reo confesso, è decaduto a causa della prescrizione dopo che si era arrivati a sentenze di colpevolezza sia in primo che secondo grado. La prescrizione è un’istituzione giuridica assolutamente necessaria in alcuni casi, ma il suo abuso (e soprattutto a seguito dell’entrata in vigore della Ex Cirielli) è una delle piaghe della giustizia italiana. Trovo assolutamente scandaloso che si possa impiegare 10 anni per (non) arrivare ad una sentenza di Cassazione nei confronti di un reo confesso; questa si che si chiama “giustizia ad orologeria”, o meglio, “giustizia in orologeria”, a far riparare il datario…
Fatto sta che Mills non è colpevole (ne innocente, per giunta) di essere stato corrotto da Berlusconi, ed il primo ministro italiano, di conseguenza, non è colpevole (ne innocente) di esserne il corruttore (il reato di corruzione in Italia è uno dei pochi a prevedere un concorso di colpa obbligatorio, la dove c’è un corrotto, c’è per forza anche un corruttore).
Questo, perlomeno, per la giustizia. Politicamente parlando, invece, Berlusconi non uscirebbe pulito da questa vicenda se non fosse per il fatto che il nostro paese ormai accetta la corruzione anche quando questa è plateale (e il nuovo scandalo tangenti la dice lunga, al proposito).
Berlusconi disse, in varie occasioni, che avrebbe “lasciato l’Italia” e si sarebbe “ritirato dalla politica”, se fosse emersa una sua colpevolezza (e ricordo ancora le sentenze di primo e secondo grado). A me, che Berlusconi lasci l’Italia o la politica frega fino ad un certo punto: sono convinto che il problema non sia Berlusconi, ma gli italiani stessi (e quindi un suo eclissarsi dalla scena politica non aiuterebbe particolarmente). Mi basterebbe vedere dell’indignazione, della condanna popolare, la presa di coscienza che non è vero che “tutti rubano”, ma quelli che rubano devono pagare (politicamente parlando soprattutto). Invece si continua a lasciare carta bianca a questo anziano signore, al potere per il suo comodo e grazie al suo potere.
Gli italiani devono ricominciare ad indignarsi per le menzogne dei nostri politici, per i “maneggi” che i nostri imprenditori fanno, per le morti bianche, per il razzismo, per la televisione scandalosa… invece siamo un paese apatico, soffocato dall’egoismo.
Giac,
il problema sono si gli italiani, ma il problema è anche Silvio, e non per piccola parte.
Giovanni