Facciamo sicurezza stradale per davvero?

ggdimarino via Flickr

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La situazione della sicurezza sulle nostre strade è a dir poco allarmante. Un po’ a causa delle cattive abitudini dei guidatori (telefonino, alta velocità, disattenzione…), ma decisamente anche a causa di un impianto legislativo e tecnologico obsoleto.

A cominciare dalla manutenzione stradale: strisce pedonali invisibili, segnaletica orizzontale praticamente cancellata, cartelli nascosti da alberi e cespugli, incroci e rotonde progettati in nome della “riduzione della velocità” anziché della fluidità del traffico (con impatti notevoli sulle soglie di CO2 e polveri sottili nell’aria che respiriamo) e da gente che in auto non ci sale mai.

Fortunatamente leggi imposte attraverso l’Unione Europea da paesi più evoluti del nostro hanno portato anche in Italia una serie di provvedimenti che hanno nettamente migliorato la disperata situazione: attraverso normative analoghe alle più famose Euro III, EuroIV ed Euro V (che si occupano in particolar modo della parte ambientale legata alle emissioni) sono state introdotte cose come l’obbligo/abitudine di montare di serie l’ABS, airbag conducente e passeggero, cicalio di segnalazione cinture di sicurezza non allacciate (al momento solo per i posti anteriori, ma spero che lo si estenda presto anche ai sedili posteriori); sul fronte legislativo, l’obbligo di tenere le luci accese anche di giorno (a questo punto mi chiedo perché consentire di spegnerle) ed il meccanismo della patente a punti hanno risparmiato molte più vite di quelle che non si immagini.

Purtroppo gli incidenti continuano ed i morti sulla strada (per le ragioni più varie) sono oltre 6000 ogni anno, con 300.000 feriti (di cui 20.000 ogni anno riportano danni permanenti), e questo fondamentalmente perché si investe pochissimo in sicurezza stradale, mediamente meno di 1 euro a cittadino. Con un bilancio dello stato che stanzia oltre dieci volte tanto per le missioni militari all’estero, forse potremmo anche permetterci di evitare questi 16 morti al giorno sulle strade italiane…

Se si vuole fare sicurezza, sicurezza per davvero, bisogna sfruttare i meccanismi che hanno consentito un maggior impegno sul piano della riduzione delle emissioni: innanzi tutto andrebbe reso obbligatorio l’ESP sulle autovetture di nuova produzione. Si tratta ormai di un costo irrisorio rispetto ai costi dell’autovettura, ma consente di mantenere il controllo dell’auto nelle situazioni di emergenza.
Altri accorgimenti tecnologici, come lo specchietto retrovisore che si scurisce con l’aumentare della luce delle auto che seguono, sono ormai tecnologie testate e sicure, di cui si può incentivare l’adozione con incentivi mirati oppure semplicemente rendendole obbligatorie.

Altre tecnologie (già disponibili sui modelli d’alta gamma) un po’ meno diffuse possono portare ad ulteriori sensibili aumenti di sicurezza, ed andrebbero dapprima incentivate, poi ne andrebbe prevista l’adozione obbligatoria: frenata automatica (anti-tamponamento), magari finanziando l’estensione di questa tecnologia anche all’individuazione dei pedoni, visore notturno ad infrarossi per l’identificazione di pedoni ed animali, il sistema di riduzione dei danni da impatto (destinato ai pedoni) che come un airbag solleva il cofano motore dell’auto attutendo l’impatto del corpo del pedone.

Basterebbero poi accorgimenti anche molto semplici sulla segnaletica stradale, per rendere tutto un po’ più sicuro: ad esempio installare sugli attraversamenti pedonali delle luci led, con un sensore di peso che le accenda ad intermittenza mentre un pedone attraversa la strada, consentirebbe di attirare l’attenzione degli automobilisti mentre magari il pedone è ancora nascosto dal furgone o dal camion di turno, evitando di investirlo…

Sarebbe tanto semplice, a volerlo fare… purtroppo è molto più semplice urlare e propagandare l’incremento delle pene dopo un sabato sera disgraziato, prevedere la pena di morte per chi supera il tasso alcolico consentito, tanto poi i controlli non si fanno e la gente smette di pensarci… lontano dagli occhi, lontano dal cuore…

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