Si sgonfia il caso H1N1?

H1N1

H1N1, (AJC1 via Flickr)

H1N1, influenza A, influenza Suina: tanti nomi per indicare lo stesso, terribile spauracchio pandemico di quest’anno. Forse vittime del film “Ebola”, gli abitanti del pianeta terra sono letteralmente terrorizzati dall’ultimo “raffreddore primaverile” un po’ più incazzato, al punto che sulla scia dell’allarmiso (fomentato, va detto, anche dai mass media mondiali) persino l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha preso un granchio memorabile, giungendo a dichiarare, a metà giugno, il livello più alto di allerta (il sesto): è “pandemia”, livello d’allerta che prevederebbe, stando alla documentazione, provvedimenti come “il blocco del traffico aereo”.

Ora che l’influenza A comincia a diffondersi (numerosissimi i casi, soprattutto in Spagna ed Inghilterra, quest’estate) però, scopriamo che non è poi tutto sommato niente di così allarmante: più resistente di altri virus ai normali medicinali, ha nella rapidità di contagio la sua più significativa peculiarità. Per il resto, nessun allarme: basta curarsi e (soprendentemente?) si guarisce.
Molti di noi hanno già tra parenti, amici e conoscenti qualcuno che si è ammalato (e guarito) durante quest’estate. Uno abitante su tre, secondo l’OMS, contrarrà il virus entro la fine di gennaio (con il picco “pandemico” a cavallo di Natale, in Italia).

Ora, tralasciando i discorsi fatti dai responsabili politici del ministero della salute (“l’H1N1 non arriverà in Italia”?) e le iniziative incoerenti che prendono a tutt’oggi (se uno studente su tre contrarrà il virus, che senso ha non prevedere una “chiusura generalizzata delle scuole” ma di chiudere solo le scuole “con più di tre casi”?), viene spontaneo chiedersi se l’OMS aggiungerà un livello di allerta con l’aumentare dei casi (improbabile, ovviamente) o se a qualcuno sorgerà il dubbio di essersi un po’ “fatto prendere la mano”…

Questi casi (tornano in mente altre mitiche pandemie degli ultimi anni, scoppiate come bolle di sapone alla prova dei fatti) tolgono valore all’organizzazione internazionale, ai mass media, alla medicina in generale. Nel momento in cui realmente si correranno dei rischi, cosa faremo?

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7 pensieri su “Si sgonfia il caso H1N1?

  1. Alessandro Franceschi

    Beh, anche se in passato altre epidemie hanno avuto una diffusione minore di quanto annunciato (ma forse anche grazie all'allarme preventivo e gli interventi relativi) e certo non dimenticando l'enorme business che c'è dietro ogni epidemia e l'ondivago tam tam dei media, alcuni dati fanno riflettere.I casi totali, confermati al 24 agosto 2009, sono 271.294 di cui 2.718 mortali (fonte: Wikipedia), in pratica l'1% di tasso di mortalità, che poi magari scende in alcuni casi o stati, ma siamo li.Se la pandemia colpirà 10 milioni di italiani (stima per difetto? ), si parla di … 100.000 vittime possibili (!?!). Fossero anche 10.000 è un numero talmente spropositato che non si può certo far finta di niente.E il "basta curarsi" non so quanto sia applicabile a quelle persone fulminate da una polmonite dovuta all'influenza.As a side note, suggerisco questa lettura, per veri informatici:http://www.bunniestudios.com/blog/?p=353

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  2. Alessandro Franceschi

    Beh, anche se in passato altre epidemie hanno avuto una diffusione minore di quanto annunciato (ma forse anche grazie all'allarme preventivo e gli interventi relativi) e certo non dimenticando l'enorme business che c'è dietro ogni epidemia e l'ondivago tam tam dei media, alcuni dati fanno riflettere.I casi totali, confermati al 24 agosto 2009, sono 271.294 di cui 2.718 mortali (fonte: Wikipedia), in pratica l'1% di tasso di mortalità, che poi magari scende in alcuni casi o stati, ma siamo li.Se la pandemia colpirà 10 milioni di italiani (stima per difetto? ), si parla di … 100.000 vittime possibili (!?!). Fossero anche 10.000 è un numero talmente spropositato che non si può certo far finta di niente.E il "basta curarsi" non so quanto sia applicabile a quelle persone fulminate da una polmonite dovuta all'influenza.As a side note, suggerisco questa lettura, per veri informatici:http://www.bunniestudios.com/blog/?p=353

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  3. Gianluca

    Guarda che pandemia significa solo che il virus si e’ diffuso praticamente in tutto il mondo. Per parlare di pandemia, basta anche un solo malato in ogni nazione della terra, non servono milioni di malati e/o di morti

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  4. Andrea

    Ha ragione Gianluca nel dire che l’OMS impone la pandemia nel caso di un malato per continente. Però è anche vero che i media hanno ingigantito tutto, bastano un paio di morti in più rispetto alla media e sembra che la razza umana sia destinata a scomparire.
    Vedesi meningite, aviaria, pollo e altri….

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