E se fosse?

Idee chiare Troppe volte mi sono trovato a scrivere male dei miei coetanei su queste pagine. Troppe volte mi sono lasciato demoralizzare da atteggiamenti infantili, dall’osservazione di alcuni “giovani esemplari di razza umana” e dalla generalizzazione (sempre sbagliata) delle loro azioni. Questo venerdì mi sono persino trovato a discutere del problema culturale a Pisa, durante il convegno “Occasione perduta”.

Eppure la riforma Gelmini sembra aver ottenuto almeno un effetto positivo: svegliare la latente “next generation”. In effetti in questi giorni si sente di manifestazioni (anche piuttosto vigorose), occupazioni, contrasto sociale.
Pare tornare ad emergere quella quota parte di giovani che qualche valore (e forse un minimo di cultura) ce l’hanno, ma che sono rimasti nascosti per anni, lasciando campo aperto ai telespettatori di “Amici”, ai candidati del “Grande Fratello”, alle aspiranti veline ed ai “futuri calciatori” che tanto (mi) hanno demoralizzato.

Mi auguro che non si tratti solo di una “nuova moda”, ma che effettivamente la nuova generazione (l’unica sulla quale si può fare oggettivo affidamento per riformare la sinistra la politica italiana) cominci a farsi carico delle proprie responsabilità.

Non sarà certo un nuovo sessantotto (non siamo in grado, oggettivamente…), ma è già un inizio…

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3 pensieri su “E se fosse?

  1. Ospite

    La vera vittoria sarebbe se i toni si mantenessero civili e pacati…non vorrei che ne risentisse chi decide di “pensarla contro” (giusto o sbagliato che sia tale pensiero) e nemmeno vorrei vedere picchetti/blocchi di triste memoria.

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  2. giovanni

    Non mitizzerei il ’68, per etè ne ho visto le code ed i ricordi che ho sono perlopiù tristi (guardati il monumento davanti alla Bocconi).
    Quello che è stato positivo è il fatto che gli studenti si sono ‘girati le balle’ di un sistema ‘baronale’ nelle università. Quello che è stato negativo è che pian-piano ci siamo ritornati (non da oggi ne per sola colpa di Moratti/Gelmini).
    Spero che gli studenti non si limitino a manifestare contro i recuperi a settembre (sarebbe ben triste) e che chi protesta sia capace di cercare il dialogo ed il convincimento degli altri (meglio quattro chiacchiere chew un picchetto, anche se un picchetto nonviolento con volantino e discussione non è una cosa da criminalizzare).
    Se son rose fioriranno (se son cachi …)

    Giovanni

    Rispondi

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