Sono anni che si dice che la politica, e soprattutto l’attivismo politico, sono in crisi. Sono anni che si parla di distacco dei cittadini rispetto alla politica, di disinteresse, di problemi di comunicazione tra la sinistra (nella quale per una volta mi lascerete includere anche il Partito Democratico, vista anche la “s” minuscola) ed i propri elettori, che troppo spesso finiscono con lo scegliere “altre strade”. Le ultime elezioni sono state una sonora sconfitta, sia ovviamente per la Sinistra, sia per il Partito Democratico, che di andare in parlamento con un margine così ampio proprio non ci contava.
Si dice che si deve reagire, ma poi, nel concreto, non si fà nulla:
- Non si fà opposizione, se non a sprazzi e con poca incisività e convizione, in nome di un improbabile dialogo con un’opposizione che di dialogare, proprio, non sente la necessità, oppure semplicemente perché non si è in Parlamento (quasi banale…) e quindi non c’è alcun bisogno di fare opposizione altrove (giustamente…)
- Non si manifesta, perché se la manifestazione è indetta da questo o quel partito, io non partecipo. Se la organizza Grillo, non mi mescolo. Se nasce spontanea, è pericolosa.
Devo convocarla io la manifestazione, perché solo io rappresento i veri valori [-inserire qui una corrente a scelta-].
Ma la cosa più importante, il parlare con la gente, il ripartire dalla piazza, dal basso, dalle cose concrete, è e rimane una delle ultime priorità: ieri nella piazza centrale di Cinisello Balsamo c’era il gazebo di Forza Italia (solito posto, solita gente) che gode di un sempre più ampio consenso nel paese (e quindi non avrebbe teoricamente bisogno di gazebi e piazze) e punta a consolidare e prolungare per quanto possibile la luna di miele del Governo con i propri elettori.
Per contro, sono mesi (se non anni) che non vedo un gazebo di nessuno dei partiti di Sinistra: non solo del PD, ma anche di Rifondazione, Comunisti, Verdi… nessuno.
Come si può anche solo immaginare di vedere la fine della buia galleria in cui ad aprile ci siamo infilati, se continuiamo a starcene fermi a singhiozzare?
Giacomo,
il problema è che la sinistra sta percorrendo questa strada da vent’anni.
Hanno iniziato col ‘pprofessionalizzare’ le feste dell’Unità (una volta facevano tutto i militanti, poi, poco a poco, è diventata un’attività industriale – purtroppo nel peggior senso del termine).
Poi hanno continuato dalle sezioni: servivano soldi e quindi hanno realizzato sul patrimonio immobiliare (leggi: chiuso le sezioni le cui sedi rendevano di più).
Lasciamo perdere il discorso “case del popolo” divenute circoli privati.
Tutto ciò è il riflesso di un partito che non è più (da mò) partito di massa ma è divenuto partito di quadri: il guaio è che anche quei quadri si sono ‘privatizzati la politica’, seguendo la brutta abitudine al gruppattarismo ed al settsrismo che tanti danni ha sempre fatto a sinistra.
Ora è rimasto il PD: centro senza sinistra. Dico senza perché le, scarse, volte che na hanno parlato la sensazione fosse: ‘finalmente ci siamo levati dai piedi quegli scassaballe’ e che questo giudizio accomunasse tutti da Casarini a Mussi.
Che fare? Non so proprio: continuo a vedere ‘politici di carriera’ che litigano, gli ‘n’ partiti di sinistra che si agitano come parti di un lombrico fatto a pezzi nel disinteresse generale (tu ed io non siamo che le eccezzioni che confermano la regola).
Aggiungi un altro piccolo spunto: negli ultimi 10 anni ci siamo incarognti tutti, basta vedere le polemiche che escono ad ogni Linux Day, ognuno sembra cercare solo la quadratura personale, le situazioni ideali, nessuna capacità di collaborare, nessuna elasticità.
Negativo? Nn tutti sono così ? abbiamo fatto un bel LinuxDay ? Vero, mettiamoci tutti assieme, non consideriamo le polemiche, facciamo la somma di tutte le iniziative: saremmo stati ben 30 tra tutte le iniziative di Milano! un successo cosmico!
Il fatto è che la gente che ha spinto per fare per anni sta iniziando a pensare che, facendo, ha solo ottenuto di rompere le palle a destra (bene, voluto) ed a manca senza ricavare nulla ne per se (non preventivato) ne per gli altri e quindi stanno pensando di fare qualcosa che non sprechi tempo.
Se vuoi che a Cinisello riappaia la politica dovresti vedere se c’è qualcuno a cui interessa e poi vedere di fare qualcosa in prima persona (lo stai già facendo, ad esempio con questo messaggio). Temo però che rimarrai ‘vox clamans in deserto’.
Ciao
Giovanni