Perché ripensare a Verona

(cominciamo bene #2) Due settimane fà veniva dichiarata la morte cerebrale di Nicola Tommasoli, ragazzo veronese ucciso dall’inutile violenza di un gruppo di esponenti dell’estrema destra, “ragazzi di buona famiglia”. Naturalmente l’episodio è già stato dimenticato dai media “main stream”, perché le notizie sono fatte così, sono da bruciare, la riflessione è assolutamente inutile.

Ho invece voluto riprendere l’argomento, a due settimane di distanza, per chiedermi in che modo quanto accaduto a Verona possa contribuire a comprendere meglio la situazione di Verona e dell’Italia intera; la conclusione a cui sono giunto è che Verona sia un esempio molto importante in quanto rappresenta un laboratorio sociale messo in piedi dalla destra, all’interno del quale sono state sperimentate le tecniche politiche che poi vengono riproposte a livello nazionale.

Tosi ha vinto le elezioni a Verona facendo pesantemente leva sulla campagna per la sicurezza, sfruttando il clima di “paura del diverso” che da molti anni ormai imperversa nella nostra popolazione. Ora lo stesso tema della sicurezza ha consentito a Berlusconi ed Alemanno di vincere le rispettive campagne elettorali (nazionali e capitoline).

Le aggressioni fasciste (e nazifasciste) che quasi quotidianamente colpiscono i cittadini di Verona sono vissute passivamente dalla stragrande maggioranza della popolazione, così come poi accade a livello nazionale con questioni analoghe (che anzi, vengono auspicate ed applaudite da una certa fetta dei nostri connazionali).

Le condanne dei politici di destra a quanto accaduto a Verona sono state piuttosto flebili, volte essenzialmente a scaricare la responsabilità su una “cultura criminale innata”, anziché sulle responsabilità che un clima di paura e odio per il diverso hanno saputo scatenare.

Verona si rivela una sorta di avamposto della politica della destra, e quanto accade oggi nella città veneta non aiuta certo a veder chiarori all’orizzonte…

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8 pensieri su “Perché ripensare a Verona

  1. giorgio da verona

    tutte cose condivisibili,

    ma secondo me, tu non vivi a verona
    e pertanto parli di cose che non sai
    o che sai per immaginazione o sentito dire

    salutoni e buona giornata
    giorgio

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  2. alt-os Autore articolo

    No, infatti, non vivo a Verona. Ma di quali cose “che non so” sto parlando? Tosi non ha forse vinto le elezioni anche grazie al fatto di essersi eretto a paladino di coloro che vogliono sbattere tutti gli “stranieri” fuori dai confini del nostro povero paese?

    O i dubbi vengono dal fatto che non mi sarei accorto dell’enorme copertura dedicata alla morte di Nicola negli ultimi giorni? O delle reazioni del politici?

    Non capisco…

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  3. giorgio da verona

    Ma va la…

    Non sai che amministrazione da incapaci vi era prima di Tosi
    Pur di cambiarla avrebbero eletto anche il mio cane.
    Conosco personalmente centinaia di persone di area di sinistra
    e anche di estrema sinistra, che hanno votato per Tosi
    pur di togliersi dalle scatole il precedente sindaco.

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  4. alt-os Autore articolo

    La mia non era una critica a Tosi, almeno non direttamente.
    In ogni caso, la scelta del “meno peggio” mi ha sempre fatto piuttosto rabbia: perché devo scegliere tra perdere una mano e perdere una gamba?

    Nessuno dei cittadini di Verona aveva le palle per mettersi in gioco, mettere in piedi una lista civica e fare qualcosa di concreto? Se si, perché non l’ha fatto? Se no, evidentemente non c’era di meglio.

    Ciò non toglie che la politica di Tosi sia suicida, che i fatti accaduti recentemente siano anche sua responsabilità (almeno secondo il mio modesto parere) e soprattutto che Verona è divenuta il laboratorio sociale delle destre che ho cercato di descrivere nel post (sempre secondo il mio punto di vista, naturalmente)

    Rispondi
  5. giorgio da verona

    Una civica era gia insediata

    Cosa facevi, la lista civica della lista civica.

    Comunque Verona non è assolutamente quella che descrivono i media, anzi…

    Ti racconto un aneddoto, che conosco in prima persona, che può chiarire come i media trattano la mia città.

    Una di decina di anni fa, a Verona in Piazza Isolo, era stato trovato il cadavere di una persona, forse uno straniero.

    Durante le prime ore d’ indagini, era uscita la voce che a compiere il delitto fosse stato un veronese.

    Apriti cielo!

    Al giornale locale, l’agitazione, come normalmente capita in questi momenti, era salita ai massimi livelli, e vi erano informazioni che sarebbero giunti “tutti i media italiani.”

    Per i “media italiani” questa era un’ occasione da non lasciarsi scappare.

    Nel pomeriggio, però, arrivò una segnalazione che grosso modo, suonava così:

    Contrordine “media”, a uccidere non è stato un veronese, è stato uno straniero, pertanto: tutti a casa!

    Brutto a dirsi, vero?

    Ma come si dice qui Verona, “noi ci siamo abituati.”

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  6. Hendrix

    Scusa e come la metti con il fatto che Tosi a Verona è sostenuto in consiglio da un idiota di un gruppo di estremissima destra nazifascista, un tizio che ha definito Hitler un grande statista!!!

    Perchè Tosi non prende le distanze ma anzi partecipa ad una manifestazione di questi deficienti (l’ha fatto in dicembre e ti lascio immaginare gli slogan).

    Mi pare che tu non conosca la realtà della tua città o mi sbaglio???

    A Verona di episodi di violenza da parte di gente di destra c’è ne sono stati a decine!!! Guarda in faccia alla realtà!

    Hendrix

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  7. giorgio da verona

    Episodi di violenza?
    Sai, ho avuto la fortuna di lavorare nell’editoria
    e ho avuto altrettanta fortuna di avere, come capi,
    alcuni dei migliori dirigenti di quel settore.
    Dirigenti che facevano scaricare nel mio ufficio
    praticamente tutti i quotidiani nazionali e locali d’Italia
    con lo scopo che li tenessi informati
    di “quello che potevano loro interessare”.
    (dovevo praticamente pensare con la loro testa)
    Questo però mi ha permesso di tenere giornalmente
    sott’occhio tutti i quotidiani italiani.
    Lavoro che, da nessun giornalista o direttore, ho mai visto fare.

    E ti posso garantire che i fatti di violenza a Verona
    non sono superiori alla media, anzi…

    Se vuoi parlare di capacità di integrazione
    per gli stranieri ed extracomunitari,
    il Veneto si posiziona come regione al primo posto
    e come città, Verona, è posizionata al primo o, al massimo al secondo posto,

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