Verrebbe quasi da ridere, se non fossimo sul fondo del barile intenti a raschiarlo con tutte le nostre forze. Con il pretesto di lottare contro la “pirateria musicale”, le major discografiche ed i grandi distributori di musica “legale” online ne hanno inventate di tutti i colori. Il loro vero obiettivo è quello di fare più soldi possibile, indipendentemente da ciò che fosse realmente il bene degli acquirenti, del mercato, dei musicisti, di tutti fuorché il loro.
Naturalmente questo atteggiamento è sempre stato negato ed i distributori si sono sempre erti a paladini della difesa del copyright: ora che si cominciano a vedere le prime (grosse) crepe nel sistema messo in piedi, voglio proprio vedere cosa si inventeranno. La notizia è di quelle che fanno scalpore: Microsoft ha annunciato agli ex clienti di MSN Music che spegnerà il 31 agosto 2008 i server che forniscono le autorizzazioni necessarie alla riproduzione della musica acquistata tramite questo servizio, rendendo di fatto impossibile la fruizione del contenuto acquistato.
L’ennesima dimostrazione che il DRM è un buco con il sistema anticopia intorno, e che il buco non sta (solo) nell’implementazione tecnica ma nell’idea stessa che ci sta dietro. Mi auguro che gli utenti truffati facciano causa a MSN Music e che questa sia condannata a risarcirli: tutti!