Un paese razzista (o leghista?)

LeghistiIl mattino ha l’oro in bocca, ed i tiepidi raggi che questa mattina baciano gli abitandi della “Verde Padania” portano con se le prime riflessioni ed i primi bilanci post-elettorali. Dopo lo shock della debacle della Sinistra Arcobaleno (perdere 10 punti percentuale non è attribuibile al solo PD, siamo seri), l’analisi si sposta sul tema chiave di queste elezioni: il risultato elettorale ottenuto dalla Lega, che ha proiettato Berlusconi al Quirinale.

Purtroppo il discorso è semplice: demagogia a parte, la Lega ha da sempre un orientamento politico piuttosto chiaro, mutato davvero poco, per altro, nel tempo. Si tratta di un partito profondamente razzista (basta pensare a Salvini, che su Radio Padania che dice “Purtroppo è più facile derattizzare i topi che debellare gli zingari”), che fa di false radici e di valori inattuati la propria bandiera, ed il fatto che abbia ottenuto un risultato elettorale così importante (soprattutto in Lombardia e Veneto, dove ha toccato il 25%) la dice lunga non tanto sulla voglia del nord di secedere da “Roma Ladrona”, ma soprattutto sul razzismo latente che impregna come una spugna la nostra società.

E posso parlare con cognizione di causa, visto che intorno a me posso individuare almeno un paio di persone che sono decisamente “di sinistra” come ideali, ma che in fatto di razzismo, immigrazione ed integrazione la vedono esattamente come le truppe di Borghezio. I motivi che hanno spinto a questo problema (perché di un problema si tratta, ne converrete) sono sicuramente da ricercare indietro nel tempo (non è dissimile da quello che accadeva 30 anni fa con i “terroni” e che tra l’altro non si è ancora estirpato), sicuramente è condiviso con altri paesi europei e non, ma è altrettanto sicuramente oggetto di una strategia del terrore e dell’insicurezza, attuata (con grande efficacia) dalla Destra negli ultimi anni e colpevolmente assecondata da una sinistra da un lato incapace di introiettare secondo i propri schemi storici dei valori presenti tra le priorità dei cittadini e anzi colpevole di reazioni “dissennate” come quella di Veltroni contro i rumeni ed i rom solo pochi mesi fa.

Alla Lega va dato atto di aver avuto la capacità di parlare (per anni in realtà) alla pancia dei cittadini del nord del paese (e non solo) fomentando a proprio uso e consumo la xenofobia di cui sopra. Sorprende in particolare la presenza ai banchetti “verdani” di giovani e giovanissimi attivisti, dimostrazione purtroppo palese delle conseguenze drammatiche che una sbagliata politica di integrazione provoca: l’ulteriore aumento di xenofobia, in un circolo vizioso che non può che portare dritto come un fuso a leggi razziali e pulizia etnica.
Potremmo sperare in una posizione più “moderata” da parte del Partito delle Libertà, ma la presenza di “molta destra” (come diceva ieri pomeriggio La Russa su Rai3) all’interno del partito, ed i numeri di camera e senato, che decretano l’impossibilità, per Berlusconi, di governare senza la Lega (60 seggi alla camera e 25 al senato non lasciano margini al Cavaliere) fanno rabbuiare rapidamente l’orizzonte.

Il popolo, in ogni caso, sarà contento: panem et circenses non mancheranno…

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5 pensieri su “Un paese razzista (o leghista?)

  1. k22

    La Lega avrò si molto potere però questa cosa potrebbe anche non essere “così” negativa.
    Berlusconi avrà qualche problema in più a fare le sue leggi Ad Personam e soprattutto prima o poi dovrà venire a patti con il PD. Forse non sulle questioni “di sicurezza e immigrazione”, ma su qualche riforma dovranno per forza la Lega è troppo diversa dal PDL in se come la sinistra Arcobaleno lo _era_ dal PD.

    Speravo in un risultato migliore di Casini(Che detesto) così da smorzare un pò la vittoria del PDL, ma…:(

    ‘njoy

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  2. giovanni

    Al peggio non c’è mai limite.
    Comunque la strada era già presa ai tempi di ‘domani si balla’ di Nichetti.
    Conosco parecchie brave persone anziane convinte che siamo in emergenza con gli extracomunitari che deliquono a tal punto da rendere pericoloso uscire di casa.
    E il bello è che è più pericoloso andare in autostrada il weekend o, peggio, andare a lavorare (spece alla krupp).
    Ovviamente trovarsi un nemico da incolpare di tutto aiuta (vedi i precedenti di Goebbels, McCarty, …) ed i leghisti non si sono fatti certo pregare s afruttare la tecnica.(e nemmeno B, che però se la piglia con i comunisti).

    Giovanni, che passarà più tempo in Ticino

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  3. gianca

    Chi ha votato lega sono coloro che hanno una badante straniera in casa e la tengono perchè pagano 600 € e la possono mandare via quando e come vogliono.

    Chi ha votato lega sono coloro che hanno la partita iva, dichiarano un terzo e il resto, una parte, lo depositano in banche straniere e una parte lo spendono in puttane in romania.

    Chi ha votato lega sono i piccoli industriali, commercianti, artigiani, agricoltori, costruttori edili, che hanno alle loro dipendenze extra-comunitari pagati a metà paga, e se vanno a reclamare ricevono un sacco di botte.
    E non è finita, il terrorismo batte alla porta….

    I veri italiani, oltre a lavorare non riescono a terminare il mese, non si meritavano un salasso del genere.

    Dobbiamo preparare i nostri figli ad emigrare…

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  4. Gianluca

    Ecco, forse e’ questo il problema. Dare dello xenofobo a chi ti dice che ha un problema (reale o solo percepito che sia) non mi pare un buon modo per ottenere voti. E’ ovvio che poi chi sostiene di avere questi problemi voti chi sostiene di avere la soluzione per risolverli (anche qui, vera o percepita che sia)

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  5. Gianluca

    I miei del Sud (papà siculo e mamma pugliese) vanno ogni anno a Serina (BG) in vacanza ormai da diversi anni.

    Un anno vado a trovarli e in occasione della Festa della Lega Nord gli dico in tono perplesso: “Ma voi ci andate?” .

    Mio padre risponde in dialetto: “Che stai a dicere? Pur’iddi su cristiani commu nui!”.
    Traduco: “Ma che stai dicendo? Son persone anche loro come noi!”

    E i miei genitori sono contenti di andare alla festa dove c’è Miss Padania (e lì ci sono andato anch’io) e dove mangiano polenta taragna.

    Morale: Scavalca la politica e guarda alle persone.

    Rispondi

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