Vanno ancora definendosi i risultati di queste elezioni: si continua a dire “se saranno confermati”, “se così sarà”, “questi dati fanno pensare”, ma intanto da diverse ore i dati sono tutti nella stessa direzione, quella di una (piuttosto netta) vittoria della destra dell’ormai settantaduenne Berlusconi.
Le prime reazioni sono ovviamente scomposte, un po’ dettate dalla rabbia, un po’ dall’euforia, un po’ dall’abitudine alla demagogia che si riconferma essere il marchio di fabbrica del prossimo governo italiano (nel Pdl paiono avere persino il merito di aver semplificato il quadro politico…).
Le cose che mi lasciano maggiormente perplesso sono essenzialmente due: in primis di fronte alla “caporetto” della Sinistra Arcobaleno, che non solo non avrà probabilmente nemmeno un senatore, ma potrebbe sparire persino dalla camera, dall’interno del partito si lanciano recriminazioni contro il Partito Democratico (incolpando il “voto utile”) anziché fermarsi ad analizzare le responsabilità di tutta una serie di scelte che non hanno incontrato il favore degli elettori (il mio in primis, per altro).
Ci sono poi i canti di vittoria di un Partito delle Libertà, che ha sì vinto le elezioni, ma che si trova la miccia della Lega accesa tra le mani: in Lombardia il partito “verdano” rischia di sfiorare il 20% di consensi, con un’influenza su base nazionale che varia tra il 5.5 ed il 7%. Un partito razzista e secessionista con una così importante influenza rappresenta un grosso problema, forse più grosso ed immediato anche dell’avere in Berlusconi il nuovo premier…
In ogni caso, gli italiani hanno scelto e ora si assumeranno le responsabilità di questa scelta… si prospettano cinque durissimi anni per il sottoscritto, che comincia a preparare la valigia da nascondere sotto al letto…
Voglio solo ricordarti le mie parole quando ti parlavo di una “Sinistra Democratica” con qualche punto percentuale di voti….. Ebbene sì: ero un ottimista.
Forse sarebbe ora che qualcuno da quelle parti capisse che non attrae molto l’idea del voto per fare l’opposizione….. A questo punto neanche quella gli rimane.
Peccato comunque per il dato complessivo. Ancora una volta gli italiani hanno perso una buona occasione.
Bene, me l’ero sentita e la decisione di andarmene è stata opportuna e tempestiva.
Per senso del dovere ho votato (circoscrizione estera), pur senza avere molte speranze.
Ma per me è semplice: votando dal 76 il mio voto è servito a portare al governo una maggioranza solo 2 volte (e la seconda con risultati non brillanti), quindi ci sono abituato.
Mi preoccupa di più il fatto che in parlamento non siederà nessun parlamentare di sinistra: se anche nel PD ci sono delle brave persone è piuttosto chiaro che hanno scelto il centro piuttosto che la sinistra e che alcune tematiche non troveranno più sostenitori.