Dovendo scegliere un libro, in vista di una breve permanenza in Sicilia, come potevo non scegliere un’altra opera di Andrea Camilleri? Così ho letteralmente divorato, in tre giorni “La prima indagine di Montalbano”.
Per una volta non si tratta di una raccolta di novelle, ma di tre racconti un po’ più lunghi ed articolati con una curiosità (sottolineata anche da Camilleri stesso nella nota conclusiva): non c’è neppure un morto ammazzato in tutto il libro. Da notare anche una maggior “complessità” del dialetto adottato, che rende leggermente più ostica la fruizione del libro.
Dei tre racconti, quello che ho trovato più appassionante è senza dubbio quello che da il titolo al libro, durante il quale Camilleri presenta il suo personaggio storico, il commissario Montalbano, ancora vicecommissario presso un paesino dell’entroterra siculo, raccontandone la promozione ed il trasferimento a Vigata, la prima indagine brillantemente risolta.
Commento su Anobii.com:
Di Montalbano sono note soprattutto le novelle (grazie anche agli adattamenti televisivi), ma i tre racconti di questo libro sono decisamente importanti. Particolarmente gradevole ho trovato il racconto che da il titolo al libro, e non solamente perché narra dell’arrivo dell’ormai famoso commissario a Vigata.