Dopo un libro come “La Casta”, non potevo prendere in mano un altro libro impegnativo. L’ulcera non avrebbe sopportato. Così ho optato per un libro “più facile”, leggero, di un autore quantomeno a me noto.
“Vento Nero” è il primo libro scritto a due mani da Cussler insieme al figlio (guarda caso di nome Dirk) che promettono decisamente meglio di quanto non fosse vero delle collaborazioni che aveva precedentemente intavolato il celebre autore americano (mi avevano particolarmente deluso i personaggi dei libri scritti insieme a Paul Kemprecos).
La trama di “Vento Nero” è fin troppo realistica ed attuale: il terrorismo biologico è uno degli spauracchi a cui sempre più ci troviamo esposti ed il realismo con cui Cussler ne narra mette letteralmente i brividi. Unica nota stonata, sotto questo profilo, l’ipotesi piuttosto irrealistica utilizzata per l’attacco bioterroristico agli Stati Uniti, assolutamente inverosimile: vengono in mente al lettore almeno tre o quattro diverse metodologie di diffusione che sarebbero state decisamente più ardue da contrastare. D’altra parte è pur sempre un romanzo…
I personaggi chiamati a fare le veci degli ormai “anziani” Pitt e Giordino, sono una volta tanto azzeccati: il figlio dello storico Dirk Pitt (in questo libro direttore della Numa al posto di Sandecker, divenuto vicepresidente degli Stati Uniti), Dirk Pitt junior e la sorella Summer si rivelano degni dell’eredità di cotanto padre, ricalcandone in realtà per filo e per segno i tratti salienti. L’intervento poi di Giordino e Pitt senior in diverse occasioni rende “meno traumatico” il passaggio di consegne (memorabili un paio di irriverenti battute di Giordino che da sole valgono la lettura del pur corposo romanzo).
Bizzarra nota di colore: in un certo momento del romanzo, quando i due protagonisti si trovano in una situazione assolutamente priva di possibili vie d’uscita, vengono tratti in salvo niente meno che da Clive Cussler in persona, che li raccoglie a bordo di una vecchia imbarcazione tipica cinese; se da un lato può sembrare una comoda via d’uscita da una situazione complicata, dall’altra a me ha ricordato un grande regista…
Commento su Anobii.com:
Nel complesso un bel libro. Personaggi azzeccati (era ora), trama magnetica e realistica (salvo qualche “dettaglio” piuttosto discutibile), tema spaventoso e di grande attualità.
Un buon primo passo per il figlio di Cussler, Dirk, che spero si saprà confermare nei prossimi libri.