Il campo nomadi della Bovisasca è da mesi “sotto sgombero” (più o meno quotidianamente). Questa mattina la polizia ha circondato il campo, “convinto” gli ultimi occupanti ad abbandonare le proprie “abitazioni” e raso al suolo ciò che restava del campo.
Niente di sconcertante, ci mancherebbe altro: il campo nomadi lì non è previsto (probabilmente darà anche fastidio alla “popolazione indigena”) e pertanto viene “rimosso”. Tutto limpido, pulito, legale. Eppure, il problema continua a riproporsi, tale e quale, ad intervalli di tempo regolari: ora Opera, ora la Bovisasca, domani chissà.
Gli sgomberi non hanno mai risolto il “problema” dei nomadi, siamo seri. Vengono allontanati, si rifugiano in qualche luogo isolato, ricostruiscono il campo che sarà poi raso al suolo tra qualche settimana, in un circolo vizioso dal quale non sembra esserci via d’uscita. Tutto questo perché non si dà una valida alternativa a questa gente: non si individua un posto dove sia loro concesso stabilirsi (men che meno trovargli casa, naturalmente). Repressione, repressione, repressione, sempre e solo repressione e mai nessun risultato.
E nonostante la “linea dura” vada ormai avanti da anni, in Comune non sembrano ancora aver capito che stanno solo sprecando risorse (che potrebbero essere impegnate nell’integrazione di questa gente, per esempio) lottando contro i mulini a vento.
Non è diverso da quello che capita con le droghe leggere: repressione, repressione, criminalizzazione senza alcuna valida alternativa, senza informazione, senza atteggiamento costruttivo.
E c’è chi ci crede ancora…
..e pensare che alcuni dei nomadi che conosco che stavano lì hanno anche un regolare permesso di soggiorno, una carta d’identità e qualcuno anche un lavoro, peccato però che non riescano a pagarsi un affitto a milano e che il lavoro invece sia in questa grande metropoli! che poi, a ridosso dei binari della stazione non so bene a chi dessero fastidio! mannaggia!
Già. Basta dire che alcuni degli abitanti di via Bovisasca nemmeno sapevano che c’era un campo nomadi li…