Il giorno delle votazioni è arrivato e l’Expo 2015 si terrà a Milano: la battaglia è stata dura, l’impegno realmente importante, ma alla fine ha vinto la linea del sindaco meneghino Letizia Moratti, pur con tanti onori a Smirne, la città Turca al ballottaggio con Milano per ospitare l’evento.
Per Milano si tratta di una “vittoria” davvero importante: in primo luogo per l’indotto che una simile manifestazione dovrebbe portare, in secondo luogo per via dei pesanti(ssimi) investimenti in risorse che il Comune di Milano ha già messo in campo (rischiando per altro di gettare al vento una importante quantità di denaro se le cose non fossero andate per il verso giusto).
Ovvia e banale la polemica sollevata da Berlusconi: siamo in campagna elettorale e il candidato premier della Casa delle Libertà, in una tipica espressione del suo “fair play”, ha negato i meriti del governo nella vittoria. Sarebbe stato molto più cavalleresco (non “cavalieresco”) tacere e congratularsi con tutti gli attori che hanno spinto la candidatura di Milano, ma d’altra parte ogni occasione è buona per tentare di strappare qualche voto, indipendentemente dalle conseguenze che questo porterà…
Spero vivamente che questo appuntamento sproni il Comune di Milano ad una più “collegiale” e “bipartisan” gestione dell’evento: non vorrei che per i prossimi anni si facciano cose che saranno distrutte dalla giunta successiva e viceversa. Per poter far questo però, sarà necessario dare un colpo di spugna al clima di “battaglia” che la destra va promuovendo ormai da diversi anni e che non ha sortito altro risultato che una profonda spaccatura nel sistema politico e sociale italiano…