[ Fonte: Libero News ]
Lo chiamano assegno di reinserimento nella vita sociale, o anche assegno di solidarietà di fine mandato. E a pagarlo è lo Stato, attraverso le nostre imposte. A prima vista niente di strano, se a beneficiarne fosse un gruppo di disadattati o ex tossici appena dimessi da una comunità di recupero. Ma in questo caso a godere dell’assistenza pubblica sono i super privilegiati parlamentari della Casta.
Mi stupisce trovarmi a citare “Libero” come fonte, soprattutto in campagna elettorale. Ma sapere che Mastella (come tutti gli altri non ricandidati, ricandidati ma non eletti, candidati e non eletti), per la decisione di non ricandidarsi, si metterà in tasca (altri) 300.000 euro, mi fa davvero girare le palle a elica…