Mi viene da ridere. Ho appena letto sul sito del Corriere che il gip Valentina Forleo è stata rinviata a giudizio e dovrà presentarsi il 27 giugno davanti alla commissione disciplinare del Csm, il Consiglio Superiore della Magistratura. Il fatto divertente sta nelle motivazioni che portano al rinvio a giudizio: la Forleo infatti avrebbe emesso un provedimento “abnorme” chiedendo alle Camere l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni di alcuni parlamentari, in quanto “avrebbe anticipato una sorta di valutazioni di responsabilità di parlamentari che non erano iscritti nel re gistro degli indagati”.
In pratica: se sospettate un parlamentare di aver commesso un reato, e volete servirvi di intercettazioni telefoniche ed ambientali per verificarlo (ed eventualmente scagiornali, naturalmente), dovete chiedere autorizzazione alle Camera. Non potete però emettere la richiesta in quanto questa anticiperebbe valutazioni di responsabilità su parlamentari che non sono ancora iscritti nel registro degli indagati.
Qualcuno mi spieghi, perché deve esserci qualcosa che mi sfugge…