Fermarsi un passo prima della meta

o-key.jpgPer conto dell’Associazione Culturale LIFOS, mi sono occupato negli ultimi giorni dell’attivazione del servizio di HomeBanking che consente la gestione e movimentazione del conto dell’Associazione.

Essendo la banca presso la quale abbiamo aperto il conto sociale (Banca Prossima) parte del gruppo “Intesa Sanpaolo” (il cui homebanking funziona senza problemi con Linux), mi aspettavo di non incontrare particolari problemi derivanti dall’uso di software libero.
Così, ricevuta la mia “O-Key” (un banale token RSA che tutto il gruppo Intesa Sanpaolo sta adottando), e dopo una serie di peripezie legate all’attivazione della stessa, scopro (a mie spese) che la funzione di “Primo accesso” non funziona manco a spingerla con Firefox e Linux. Provo quindi con una macchina Windows, e tutto fila liscio come l’olio.
Attivato quindi codice utente e codice pin, provo ad effettuare il login tramite Linux, e mi trovo di fronte ad un muro bianco, con in testa la scritta “Patti Chiari”.

Chiamo quindi il servizio clienti, e quando riesco finalmente a mettermi in contatto con un essere respirante, gli pongo la fatidica domanda: “Supporto per Linux e Firefox?”. Costui, gentilmente, mi spiega come il supporto sia disponibile per Firefox ma non per Linux, e che pertanto, se il mio problema non si presenta con Firefox su Windows, loro non possono farci niente. Risposta prevedibile, e prevedibile reazione mia: “Pazienza, sarò costretto a cambiare banca. Clic.”

Non domo, riprovo il login su Window, confermo cliccando il pulsantino nella pagina intitolata “Patti Chiari”, ed ecco il mio homebanking a disposizione. Colto da sagacia fulminante quanto effimera, tento nuovamente il login da Linux (niente pagina “Patti Chiari” stavolta, essendo già stata “accettata” tramite Windows), ed ecco magicamente apparire l’homebanking tanto “agognato”.

Ora, non sò cosa abbia quella paginetta inutile di tanto storpio da non funzionare con Linux ma non dare problemi su Firefox e Windows, ne sinceramente la cosa mi interessa particolarmente (un testo con un pulsante, mah), ma la domanda è: possibile che ci si fermi sempre ad un passo dalla meta?

Naturalmente ho scritto a Banca Prossima, facendo presente la questione, e fornendo quante più informazioni in mio possesso possibili al fine di risolvere il problema, ma a volte mi chiedo se di fronte a queste cose (così come davanti ai formati proprietari della pubblica amministrazione) non valga la pena, di tanto in tanto, di fare un po più il “duro” e lasciarli a bollire nel loro brodo, magari parlandone male a destra ed a manca…

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3 pensieri su “Fermarsi un passo prima della meta

  1. ramsesoriginal

    Dal punto di vista della sicurezza dell’online banking/home banking, in italia siamo ad un ottimo punto. Molte banche usano token di qualche tipo, o anche sistemi piú complessi (un sistema con due token viene proposto giá da varie banche qui in alto adige). Invece in germani hanno moltissimi problemi, visto che moltissime banche hanno ancora nome utente (talvolta un numero seriale) e password come autenticazione, oppure tabelle di codici(rigorosamente cartacea), oppure codici che ti vengono spediti per sms su richiesta (senza alcun tipo di autentificazione).

    Comunque non riusciró mai a comprendere cosa ferma una banca ( o meglio, lo sviluppatore che ci sta dietro) dal rendere un sistema pienamente compatibile con tutto.. cioé, voglio dire: un sistema senza sfruttare qualche misteriosa funzione proprietaria del sistema operativo, o magari peggio, un sistema basato sul user agent, sarebbe non solo una grande agevolazione per gli utenti, ma renderebbe anche il sistema piú semplice da mantenere e gestire.. mah…

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