Sembrerà incredibile, ma una volta tanto sono d’accordo con il Papa. Forse lui non la vede come me, ma le parole che ha pronunciato ieri a Roma durante l’Angelus sono assolutamente condivisibili:
Rispettare, tutelare e promuovere la vita umana sia prima della nascita che nella sua fase terminale
Sono pienamente d’accordo con il pontefice: è necessario evitare inutili sofferenze a coloro che non hanno più speranza di vita, così come l’odio di un figlio non voluto agli sfortunati che nascono a seguito di violenze sessuali (ad esempio), o dalle violenze morali ed etiche che ogni giorno subiscono le persone omosessuali. Anche questo è rispetto della vita, papa Ratzinger, o no?
Il pontefice non dimentica neppure le vittime delle odierne violenze in Kenya ed in Iraq, e si unisce poi all’invito dei vescovi italiani “nell’incoraggiare quanti, con fatica ma con gioia, senza clamori e con grande dedizione assistono familiari anziani o disabili, e a coloro che consacrano regolarmente parte del proprio tempo per aiutare quelle persone di ogni età la cui vita è provata da tante e diverse forme di povertà”. Sono gesti di un valore incalcolabile, un messaggio con il quale non si può non sostenere apertamente.
Purtroppo la Chiesa dimentica da troppo tempo di condannare apertamente la pena capitale (non è forse una vita da rispettare anche quella?) e le violenze dei suoi preti, nonché di sostenere efficacemente l’uso del preservativo, che tante vite può salvare e che troppo spesso viene ancora oggi “scoraggiato”, proprio la dove serve maggiormente, dai missionari cattolici .
leggendo l’articolo pensavo di non rispondere e non creare inutili discussioni .. però l’ultima frase, proprio l’ultimissima, non mi è piaciuta poi molto! Quale esperienza di missionari hai per fare un’affermazione del genere?
Ciao furester 🙂
la mia affermazione non intendeva essere gratuitamente polemica. Innanzi tutto va precisato (e lo faccio volentieri) che non riguarda _tutti_ i missionari (ci mancherebbe altro), ma un paio di persone che conosco personalmente, con le quali ho avuto diverse discussioni, che per loro stessa ammissione scoraggiano l’uso del preservativo nelle popolazioni locali (che essendo tra quelle maggiormente a rischio AIDS, ne avrebbero decisamente bisogno).
Doverosa precisazione, ti ringrazio per avermi offerto il destro.
G.