Infosecurity: 365 giorni dopo

Fiera Milano CityE’ proprio vero. Uno spera che parlare serva a qualcosa, e invece puntualmente resta deluso. Dopo le ferventi polemiche scaturite lo scorso anno dall’informativa sulla privacy di Infosecurity.it (sito ufficiale della manifestazione che si svolge annualmente in Fiera Milano), che non consentiva di evitare il trattamento dei dati a fini di promozione commerciale, l’informativa sulla privacy di quest’anno presenta esattamente lo stesso problema (magari è anche esattamente uguale, purtroppo non ho copia di quella dello scorso anno). La riporto, per dovere di cronaca (i grassetti sono miei):

Autorizzo Reed Exhibitions Italia S.r.l. al trattamento dei miei dati, sia direttamente sia con l’ausilio di Terzi, mediante strumenti manuali, informatici e telematici, per ricevere informazioni sulle manifestazioni organizzate, sugli espositori e sui prodotti degli espositori, comunicazioni riguardanti questa ed altre manifestazioni nei settori di mio interesse e ad effettuare analisi statistiche strettamente connesse con le attività correlate all’organizzazione di fiere. Autorizzo altresì Reed Exhibitions Italia S.r.l. al trasferimento dei miei dati agli espositori e ai partner delle manifestazioni organizzate per l’invio di proprie comunicazioni promozionali. Questa accettazione è indispensabile per l’erogazione del servizio richiesto mediante la compilazione del form.

Questa parte dell’informativa (non rifiutabile) dice che il conferimento dei dati a terzi ai fini di “invio di proprie comunicazioni promozionali” è “indispensabile per l’erogazione del servizio”. Che strano modo di erogare il servizio…
La seconda parte, invece, è rifiutabile e recita:

Autorizzo Reed Exhibitions Italia S.r.l. al trattamento dei miei dati per ricevere informazioni promozionali mediante posta, telefono, posta elettronica, sms, mms da parte di aziende terze.
Questa accettazione non è indispensabile per l’erogazione del servizio richiesto mediante la compilazione del form.

Quindi: per ricevere comunicazioni promozionali, non si può negare il permesso, mentre per riceverle tramite posta, telefono, posta elettronica, sms o mms, allora si, si può negare. Cosa rimane: piccione viaggiatore? Consegna a mano? Fognature?

Già ci sarebbe da polemizzare sul fatto che venga spuntata di default l’iscrizione alla loro newsletter, ma quella dell’informativa è davvero una svista che non può passare inosservata, soprattutto quando gli “spettatori” sono esperti di tutti i livelli di sicurezza informatica, gente che si occupa anche per mestiere di privacy…

In ogni caso, anche quest’anno, spunta o non spunta sarò presente alla manifestazione, almeno uno dei tre giorni, mercoledi 6 febbraio, sfruttando il biglietto omaggio gentilmente offerto da Sikurezza.org.

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