C’era una volta un partito di sinistra che si chiamava “Democratici di sinistra”. I valori su cui si fondava, erano chiaramente descritti nello statuto:
Costituiti sul convergere di differenti tendenze culturali e politiche che si rifanno ai valori democratici e antifascisti fondativi della Repubblica italiana, al pensiero socialista – nella pluralità delle esperienze storiche riconducibili alla tradizione democratica e riformista del PCI, del PSI e del movimento operaio italiano –, al pensiero laico e repubblicano, al pensiero cristiano sociale, al pensiero ecologista, aperti all’incontro con culture e movimenti che hanno messo al centro della loro azione i diritti umani e il valore delle differenze, il personalismo comunitario e la salvaguardia dell’ambiente, i Democratici di Sinistra assumono queste tendenze consapevoli della necessità della loro continua rielaborazione a confronto con le sfide della modernizzazione e del mondo che cambia e si uniscono per contribuire alla costruzione di una società aperta e plurale, libera e solidale, giusta e sicura.
Il suo ultimo segretario, Piero Fassino, li ha guidati verso la fusione con un altro partito (dimensionalmente parlando alquanto inferiore), “La Margherita”, centrista e profondamente legato alla Chiesa.
Ora esiste il Partito Democratico, profondamente centrista, legato alla Chiesa, disposto persino a “correre da solo” alle elezioni, o disposto ad un “governo istituzionale” che consenta di uscire da questa crisi di governo e coinvolga l’UDC e (forse) Forza Italia, la bandiera del populismo più becero, che si fa largo (insieme a tutta la sua coalizione) a suon di menzogne, come hanno abbondantemente dimostrato oggi in Parlamento. Un partito, il PD, che rinnega di fatto molti dei valori sui quali si fondavano i Democratici di Sinistra.
Si era detto che i Democratici di Sinistra non sarebbero “morti”. Che il Partito Democratico sarebbe rientrato nelle forze socialiste d’europa. Cosi non è, quindi i Democratici di Sinistra devono essere altrove.
Dove? Davvero tutti gli elettori che erano parte dei Democratici di Sinistra oggi si ritrovano in quello che il Partito Democratico sta facendo?
Giacomo i democratici di sinistra non sono scomparsi ….
Si riconoscono nel PD in quei valori che riporti. Per quanto riguarda il legame de “La Margherita” con la Chiesa è del tutto innegabile e rintracciabile nel contatto fra questo partito e l’azione cattolica, che a mio avviso, si fa interprete di un modo sano e rispettoso del vivere la fede.
La Bindi che cmq fa riferimento a quest’area mi sembra sia la prima a riconoscere il rispetto della laicità dello Stato oltre che del bipolarismo (ha volte ribadito l’importanza delle istanze de “la sinistra arcobaleno”).
La Binetti non è il PD!!! Spero venga scomunicata dal partito
Ritornando ai DS come ben sai la Terna nasce come circolo della SG e aderisce al PD. Di fatto riconosce tutti i valori che hai sopra indicato difendendoli anche in università.
Per questo ti invito a partecipare alla conferenza “Università: laica e indipendente??” che abbiamo in programma domani alle ore 15.00 in S02.
Fammi sapere caro compagno
Hendrix
Il problema è che poi, nei fatti, le cose vanno diversamente. Guarda semplicemente quello che è accaduto a Roma sulle Unioni Civili: non è forse una mossa ufficiale del PD?
O ancora, i DS si sarebbero sporcati le mani cercando un’intesa con UDC e Forza Italia per un governo “istituzionale” e “di larghe intese” con il solo scopo di fare una legge elettorale?
Il mio post era volutamente polemico, ma sono molto deluso, ogni giorno purtroppo un po’ di più…
Aggiungo un link, ad un post di Gad Lerner (responsabile della redazione del codice etico del PD) che scrive proprio su questo argomento: http://www.gadlerner.it/?p=268#more-268