Costituzione nel cesso

THE PEACE KEEPINGSono molto amareggiato, stanco e deluso. Pensavo (sinceramente!) che un governo di centro-sinistra, anche “raffazzonato” come quello Prodi, potesse aver problemi sulla laicità dello Stato, sui diritti agli omosessuali, persino sui diritti dei lavoratori, perché su tutti questi argomenti ci sono evidenti spaccature politiche tra i partiti che lo compongono. Avrei persino potuto prevedere problemi sulla legge elettorale, perché con un partito delle dimensioni del Partito Democratico e un arcipelago di partiti più piccoli, era possibile che si cercasse l’intesa con la destra a costo di spazzare via il Governo (poi Veltroni affibbia la responsabilità alla sinistra, lasciamo stare).

Quello che però non mi sarei aspettato, è che continuassero le menzogne sulla Guerra, che si continuasse imperterriti a pulirsi il culo con la Carta Costituzionale come per cinque anni hanno fatto brillantemente Berlusconi ed i suoi scagnozzi. Ci era stato promesso (e molti hanno votato questo governo solo per questo motivo) che sarebbero stati ritirati i nostri soldati dalle missioni di Guerra (Iraq in primis), e invece gli stanziamenti per le missioni militari all’estero sono persino aumentati rispetto al precedente governo. Dal 13 dicembre poi, i militari italiani di stanza in Afghanistan hanno il controllo militare della capitale, Kabul, e di una delle zone di confine con il Pakistan, dove gli scontri con le milizie talebane che entrano nel paese sono all’ordine del giorno. Ieri c’è stato persino un vero e proprio atto di guerra (non un attacco kamikaze come la stampa nazionale cercava di far credere, facendo tra l’altro passare la notizia in sordina), con l’attacco all’Hotel Serena di Kabul (la zona meglio difesa della città, dopo l’ambasciata americana) dove “ha sede” il vero potere politico ed economico del “nuovo Afghanistan”.

Così, quando oggi mi sono trovato di fronte alla denuncia pubblica di PeaceReporter, mi sono cascate le braccia. L’Italia è in Guerra, ed il coinvolgimento del nostro “contingente di pace” nell’operazione segreta “Sarissa” non lascia dubbi in proposito:

Dall’estate 2006, infatti, è operativa nell’ovest dell’Afghanistan la Task Force 45 (“la più grande unità di forze speciali mai messa in campo dall’Italia dai tempi dell’operazione Ibis in Somalia” secondo l’esperto militare Gianandrea Gaiani) comprendente i Ranger del 4° Alpini, gli incursori del Comsubin, il 9° Col Moschin e il 185° Rao della Folgore. In tutto circa duecento uomini, impegnati fin dal settembre 2006 nell’operazione segreta ‘Sarissa’ (la lancia delle falangi oplitiche macedoni) volta a combattere i talebani a fianco delle Delta Force statunitensi e delle Sas britanniche, in particolare nella provincia occidentale di Farah.

e questo ha avuto inizio con il governo Prodi, non è il frutto di una situazione già esistente che si doveva in qualche modo gestire, in attesa di poter ritirare le truppe. Ma l’articolo 11 della Costituzione del mio paese afferma che:

l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali

Mi rivolto allora al Presidente della Repubblica, Napolitano, autorità preposta alla verifica del rispetto della Carta Costituzionale, affinchè questa venga rispettata, in tutti i suoi punti, non solo in quelli che fanno comodo al momento.

Not in my name. Any more.

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