Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha scelto di pronunciarsi, per quel che lo riguarda, a favore della cessione ad AirFrance-KLM, all’unanimità (e per chi ha esperienza di consigli, questo è un fatto già di per sé eclatante).
AirFrance è una compagnia di livello europeo (se non mondiale) con un fatturato pari a quasi 10 volte quello di AirOne. AirFrance ha proposto un piano di buon livello, che prevede investimenti, nessun esubero oltre quelli comunque già previsti, la possibilità per Alitalia di continuare a lavorare con un discreto livello a livello europeo (se non mondiale), è già partner di Alitalia nello SkyTeam, ed ha avanzato un’offerta decisamente più alta anche a livello economico. Il fatto che sia stata scelta all’unanimità dal cda di Alitalia (anche se dopo 8 ore di discussione a porte chiuse, pare), la dice lunga.
E cosa sento oggi? Che molti politici “del nord” (essenzialmente leghisti e simpatizzanti di Formigoni) si lamentano e condannano la scelta, in quanto “condannerebbe Malpensa ad un ruolo di secondo piano”. Cito Calderoli (dal Corriere):
È in atto un attacco organizzato nei confronti del Nord, colpevole non solo di mantenere tutti ma anche di voler avere un ruolo nelle politiche decisionali del Paese
Ma fammi il piacere! Malpensa ad un ruolo di secondo piano? Ma è già tanto che esista ancora Malpensa!
Un aeroporto costruito nel mezzo della “fabbrica della nebbia”; dove se arrivi al terminal 2 dopo le 20:30 passi la notte all’addiaccio in logo, perché non ci sono mezzi di comunicazione (taxi a parte) verso Milano; che ha come principale “arteria di comunicazione la “Milano-Varese”, nota per il suo scarso traffico; che sta da anni combattendo una aspra lotta contro l’aeroporto di Linate che molte compagnie continuano a preferire (chissà perché).
E ora per un rigurgito di orgoglio padano dovremmo accettare un’offerta peggiore? Si accontentino del fatto che AirFrance promette di mantenere i collegamenti internazionali ed europei di Malpensa (e non abbandoni invece completamente lo scalo) rinunciando solo al suo ruolo di Hub (in Italia resta comunque Fiumicino, e anche li…), e riflettano sul fallimento di Malpensa, al di là della scelta che il Governo alla fine farà…
Sì, MXP è una cattedrale nel deserto.