Non sarò certo io a rivelare che ieri sera, durante l’assemblea comunale di Roma, il Partito Democratico ha votato (persino insieme ad Alleanza Nazionale) contro la proposta di istituire un registro delle coppie di fatto nel comune, bruciando di fatto l’iniziativa popolare di 11.000 firme che avevano promosso questa proposta (poi si dice che bisogna che la politica dia maggior ascolto ai cittadini…).
Questa mattina, a Radio Popolare, un esponente del Partito Democratico spiegava come questa scelta fosse stata il necessario compromesso tra il volere del Vaticano e i vari valori interni al partito, parte dei quali sono profondamente contrari ai PACS, ai DICO, alle CUS, alle “unioni civili”, alle coppie di fatto, ai diritti civili, ai gay, ai non sposati, alla laicità dello Stato Italiano.
Non parlerò, stavolta, di ingerenza della Chiesa. Non perché non ci sia stata (se anche non si fossero espressi in questa specifica occasione, le dichiarazioni già fatte non aiutano certo a dimenticare la posizione della Chiesa sull’argomento), ma perché è secondaria rispetto alla scelta che un partito che si professa di “centro sinistra” ha fatto.
Il Partito Democratico rappresenta il logico proseguimento della stragrande maggioranza dei Democratici di Sinistra: dove sono finiti i valori che hanno caratterizzato questa formazione politica? Tutti immolati alla causa della somma dei voti? Sacrificati in nome della sacra alleanza con i bianchi della Margherita ed i teodem?
Ho diverse volte fatto presente i miei dubbi in merito al Partito Democratico. Avevo anche avuto qualche attimo di fiducia al momento della scelta di Veltroni come segretario (ieri non era nemmeno presente in aula), ma questi episodi non fanno che confermare definitivamente i miei dubbi.
Mi chiedo come una persona rispettabile come Gad Lerner, o come tanti altre persone che stimo e che so’ aver scelto di seguire la strada del Partito Democratico possano piegarsi a compromessi di questo genere…
è la domanda che mi faccio anch’io quando scopro che nel PD c’è una tale binetti ed esiste quel movimento teodem, che rischia di minare quel minimo di vena innovativa e progressista che sembrava potesse formarsi nel PD…