De papa, ragione e fede

papa Bene, anche se è tardi ed ho lavorato pesantemente tutto il giorno (avessi finito, dannazione, mi aspetta un weekend d’inferno), qualche minuto per riflettere sul principale evento del giorno voglio trovarlo.
Chi segue questo blog sa bene che non sono mai stato molto dolce con la Chiesa Cattolica (ma con la religione in generale): rispetto le opinioni (il fatto che le critichi non significa che non le rispetti) e le credenze di tutti, ma a patto che questi rispettino le mie, compresa quella di vivere una vita “senza Dio”. Purtroppo non capita sempre cosi…

Torniamo sull’argomento, comunque. Evidente a San Pietro non devono aver ancora digerito il fatto che la Terra sia “tonda”, perché continuano, ad intervalli regolari, a scagliarsi contro la scienza e “la ragione”, mettendola in contrasto (perso a priori naturalmente) con la fede. O forse sono semplicemente spaventati dal fatto che la gente si stia allontanando sempre di più dalla fede (per via di una lunga serie di ragioni, molte delle quali certo non illuminate) e quindi cercano, in tutti i modi possibili, di “recuperare terreno”. Non lo so.
Fatto sta che quest’oggi il papa, Benedetto Pio XVI (al secolo Joseph Ratzinger), ha pubblicato la sua ultima (temporalmente parlando naturalmente) enciclica, dal titolo “Spe Salvi”, 77 pagine scritte tra un impegno e l’altro, e dal contenuto piuttosto dibattuto (di particolare interesse il comunicato stampa della UAAR e la replica al papa di Margherita Hack).
Il nodo cruciale della questione è il fallimento, secondo il papa, delle ideologie razionali (con particolare riferimento a marxismo e illuminismo), colpevoli di aver provocato “le più grandi crudeltà e violazioni della giustizia”, riconducendo tutto all’ateismo (sempre in mezzo, deve essere una guerra di religione…).

Al di la delle mere valutazioni propagandistiche, alle quali non si può nemmeno dar contro, trattandosi di un testo religioso, vorrei far notare al sign. Ratzinger che l’illuminismo non è un’ideologia, ma un movimento culturale e filosofico, al quale dobbiamo insignificanti valori quali “libertà”, “uguaglianza”, “democrazia”; non mi risulta abbia causato morti significative, mentre della Santa Inquisizione, delle guerre di religione, dell’olocausto (che ricordo essere stato appoggiato ufficialmente dalla Chiesa) e più di recente dello stesso terrorismo islamico, non possiamo certo dire lo stesso…
Neppure il marxismo, di per sé, è un’ideologia (al punto che lo stesso Karl Marx si proclamava fermamente contrario alle ideologie), ma “una dottrina politica ed una teoria sociale basata sul pensiero”.

Ratzinger fa poi alcune considerazioni che vale la pena riportare:

Il progresso offre nuove possibilità per il bene, ma apre anche possibilità abissali di male, possibilità che prima non esistevano. Sappiamo che il progresso in mani sbagliate può diventare e sia diventato, di fatto, un progresso terribile nel male.

Con questo vogliamo dire che dobbiamo smettere di riflettere, pensare e progredire, per paura di aprire porte che potrebbero essere sfruttate “dal male”? Vorrei far presente al papa che il fuoco, il coltello, la corrente elettrica, la stampa ed i libri, persino le medicine possono essere utilizzate per “fare del male”. E spesso il movente che sta dietro questo uso “malvagio”, è riconducibile proprio a quell’ideologia di cui il papa si fà portatore, la “fede religiosa”…

Voglio infine rassicurare il papa, che si preoccupa per il futuro di quelli come me che, agnostici o atei, sono “senza Dio”:

L’uomo ha bisogno di Dio, altrimenti resta privo di speranza

Non si preoccupi, non perdo la speranza in un mondo migliore. Semplicemente non attendo passivamente che arrivi dopo la mia morte…

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