Che fanno gli internauti?

Leds in the night Scopro da DownloadBlog una interessante statistica sull’uso della rete realizzata da Ipoque. Come tecnico del settore, probabilmente faccio un uso abbastanza atipico della rete, e fatico anche a comprendere quali possano essere le principali aree di interesse di un utente medio. Prima di leggere i risultati della statistica sopra citata, ad esempio, avrei detto che l’uso medio della rete da parte di un utente comune fosse sostanzialmente suddiviso tra accesso al web, posta elettronica e qualcosa di peer-to-peer (con poche differenze tra un network e l’altro), con il vantaggio di quest’ultimo di sfruttare la rete anche nei momenti in cui l’utente non è davanti allo schermo.

Invece i risultati di Ipoque, condotta tra agosto e settembre 2007 collezionando qualcosa come 3 petabytes di traffico anonimo, sono davvero interessanti: in Germania, i protocolli peer-to-peer occupano mediamente il 73% della banda con il 20% degli utenti connessi, relegando il traffico web, che pur rappresenta numericamente più del 95% degli utenti connessi, al 10% (più un 5% scarso di downloads “one click” come DivShare) del traffico, la fonia ip a meno dell’1%, IM ed i protocolli di posta elettronica al 0.34% e 0.39% rispettivamente. Altro dato che balza agli occhi, è l’8% del traffico “streaming”, significativamente alto.

Tra i protocolli peer-to-peer più utilizzati, spicca nettamente BitTorrent con il 66% del traffico generato, seguito a ruota da eDonkey con uno scarso 30%: agli altri, briciole. Significativo anche che il traffico peer-to-peer cifrato arrivi a sfiorare il 20% del traffico complessivo, cosa che non avviene certo per la posta elettronica, evidentemente considerata molto meno “delicata”.

Interessante anche quello che viene scaricato tramite il peer-to-peer: i video rappresentano un totale dell’80% del traffico, suddivisi tra film (37%), spettacoli televisivi (21%) e porno (13%), con un contributo da parte dei cartoni anime (7%) e dai video musicali (meno del 1%). Per contro i files audio (i files mp3 sono decisamente più leggeri dei film, generando quindi molto meno traffico a parità di numero) non rappresentano che il 9,19% del traffico, contro il 10% del software (solitamente molto più voluminoso, per contro).

Quello che mi stupisce maggiormente, è il dato relativo alle mail. Con la quantità di spam che gira per internet, avrei detto che rappresentasse una buona fetta del traffico (nonostante le mail siano solitamente files di testo estremamente leggeri). Mi piacerebbe avere un dato quantitativo realistico, in questo senso…

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