Una piccola incomprensione…

buy nothing day Domani è sabato 24 novembre 2007. Una data importante perché oggetto di due diverse ed equivalentemente lodevoli iniziative, che purtroppo fanno a pugni nel significato.

Se per certi versi la cosa potrebbe sembrare simpatica, dobbiamo pensare a quanto impegno venga profuso nell’organizzazione di eventi di portata nazionale (o ancora peggio quando internazionale), con volontari che gratuitamente mettono a disposizione il proprio tempo (che nel nostro mondo assume un valore sempre crescente) nell’obiettivo di perseguire un lodevole ideale.

I due eventi in questione, sono i seguenti:

Il “giorno del non acquisto” è un’iniziativa, promossa dalle associazioni dei consumatori, che vuole dimostrare come l’uomo sia in grado di vivere anche senza acquistare, senza essere schiavo del consumismo. L’iniziativa ha come data fulcro il 23 novembre negli Stati Uniti, ed il 24 novembre (appunto) a livello internazionale.

L’altra lodevolissima iniziativa che si svolge questo sabato, è la “colletta alimintare”, iniziativa promossa dalla onlus Banco Alimentare, che tramite l’adesione di una serie di supermercati in tutta Italia fa sì che i clienti vengano invitati da volontari ad acquistare alcuni generi di prima necessità che vengono poi devoluti ai bisognosi.

Appare piuttosto chiaro il controsenso: se da un lato si invita a non comprare e dall’altro a farlo, non c’è il vago rischio che questo porti ad un magro risultato da ambo le parti? Anche in Italia questo è stato ampiamente pubblicizzato: la 220 ha fatto passare numerosi messaggi pubblicitari radiofonici sul “giorno del non acquisto”, sensibilizzando nell’occasione anche in materia di risparmio energetico, mentre per la colletta alimentare ci ha pensato essenzialmente la televisione ad annunciare l’evento.

E’ un vero peccato che due iniziative cosi importanti non siano state tra loro coordinate in modo da non danneggiarsi vicendevolmente, come invece sta capitando… Nel tentativo di trovare una soluzione, propongo quanto segue: comprate solo i prodotti della colletta alimentare! Può funzionare?

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Un pensiero su “Una piccola incomprensione…

  1. gizm0

    Invece le due cose **DEVONO** essere correlate tra loro. E` si` occasione di aiuto per i più poveri, ma che dovrebbe essere affiancata e correttamente connessa alla giornata “del non acquisto”, che si svolge lo stesso giorno e che è volta a sensibilizzare e far riflettere la popolazione sul dramma del consumismo fine a sé stesso, quale mezzo di produzione di un traballante sistema sul quale poggia l’economia dei nostri giorni, sistema che per la limitatezza delle risorse del pianeta è destinato a crollare. Chi ha creato i poveri? Chi la mixofobia? È la ricerca del ben-avere, che si stenta ancora a discernere dal ben-essere, attraverso il possesso di merci in quantità sempre maggiori e di qualità sempre minori (affinché debbano essere sostituite al più presto con merci nuove per non intaccare la “produttività del sistema”) che ha creato una povertà che io chiamo povertà inutile, una povertà che intacca ormai chi non è in grado di correre dietro alle promesse e alle esigenze del mondo del consumismo, perché classificato come consumatore difettoso, incompleto o insoddisfatto. In questo modo lo Stato Sociale diventa presto Stato Caserma, e le politiche a tolleranza zero si affiancano a queste iniziative cretine e criminali di “dono” una volta l’anno, tanto per poi poter consumare e distruggere con la coscienza pulita…

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