Living Library: parlare con i libri

Books to be returned...Ieri, mentre andavo da un cliente, ascoltavo Radio Popolare, dove era in corso la trasmissione Jalla! Jalla!, dedicata a costume e società. Uno degli interventi mi ha particolarmente colpito per la bellezza dell’idea alla base (e per il fatto che c’entra con i libri :P), la Biblioteca vivente.

L’idea è quella di assimilare alcune persone (anonime tra l’altro), che possono vantare esperienze particolari, a dei libri. I visitatori della Biblioteca Vivente possono “prendere in prestito” un libro per mezz’ora, e questi gli racconterà la propria esperienza di vita. Un’occasione per poter incontrare un “rom”, o uno “studente fuori corso”, una “lesbica”, un “disabile” (o di grande attualità, un “tifoso di calcio”, “poliziotto che sparò sulla folla colpendo un ragazzo”), e poter ascoltare la sua storia di vita, la sua esperienza vissuta in prima persona, poter capire una realtà guardandola da dentro e non dalla sua “copertina”, trovo che sia un’esperienza dal valore incommensurabile.

L’idea è proposta e sostanuta dal comitato per la campagna Tutti uguali tutti diversi di Torino, città dove si è svolta la prima edizione italiana della manifestazione, inizialmente proposta da una ONG danese. L’esperienza è stata poi ripetuta in forma più ampia durante il Melting Box, sempre a Torino, poco meno di un mese fa (22-24 ottobre).
Il prossimo appuntamento sarà a Bologna, il 10 dicembre.

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