Ebbene si, l’ho fatto ancora. Ci sono ricaduto, ho acquistato (non uno ma) due (!) libri.
Il primo (tento pateticamente di discolparmi, di giustificare questa mia debolezza) me l’ha consigliato il mio professore di Fondamenti di Automatica, il prof. Leva: si tratta di “Segmenti e bastoncini“, ed è un libro sull’educazione scolastica, che approfondisce i pro e i contro della riforma universitaria (perlomeno affrontando il discorso dal punto di vista dell’autore, il prof. Lucio Russo, ordinario all’università di Roma Tor Vergata). Si tratta sicuramente di un argomento sul quale ho fatto poco approfondimento, e sono sicuro che, indipendentemente dalla condivisione o meno delle idee di Russo, questo libro mi aiuterà a farmi un’idea della questione, che mi riguarda, ahi me, da molto vicino.
Il secondo libro acquistato, invece, è meno giustificabile, è stato un vero e proprio impulso (no, {Corrado|Danilo}, non imp(s) ). Si tratta di “Shock Economy“, di Naomi Klein. Avevo già letto, alcuni anni fà e con molto interesse “No Logo”, e sono sicuro che questo suo nuovo libro varrà i 20 euro che mi è costato questa mattina. Tra l’altro, colgo l’occasione per far presente che l’autrice sarà alla Feltrinelli di Corso Buenos Aires questo lunedi, a partire dalle ore 18:00, per presentare il libro. Inutile dire che, impegni permettendo, sarò presente all’evento.
Nel frattempo, al di la delle apparenze, le mie letture continuano. Sto leggendo “Un altro giro di giostra”, l’ultimo libro di Tiziano Terzani. Si tratta di un libro molto bello, mi sta piacendo davvero molto, ma scorre molto poco, richiede continue pause di riflessione sui messaggi che l’autore lascia trasparire dalle sue parole. Cosi, dopo quasi un mese di lettura (l’ho preso in mano il 23 di settembre), sono arrivato appena a metà del libro, ma per la prima volta, mi trovo a “doverlo leggere” con una matita in mano, per sottolineare i passaggi più belli. E nel frattempo, i libri in “coda di lettura” sono diventati 35…