Poteva sembrare che le questioni legate ad OpenXML fossero sospese dal giorno della votazione da parte dell’ISO, in attesa che, a febbraio, si dia luogo al tanto discusso “ballot”; ed infatti, per quel che riguarda strettamente il formato OpenXML proposto da ECMA sotto la spinta di Microsoft, il lavoro è ora relegato dietro le quinte, nel tentativo di “aggiustare” un formato nato storto, ma questa è un’altra questione.
Purtroppo però, la questione di OpenXML sta avendo uno strascico tutt’altro che glorioso, sulle attività del comitato SC34 all’interno dell’ISO/IEC JTC1 (quello che si occupa, per l’appunto, della valutazione dei formati documentali). Questo comitato infatti, è completamente bloccato dal giorno della votazione su OpenXML, in quanto non è più riuscito a raggiungere il quorum (50%) necessario alle varie votazioni che nel silenzio mediatico si susseguono di giorni in giorno. Perchè? Semplice, banale.
Durante la indecente battaglia condotta per “comprare” lo standard OpenXML, una numerosa serie di aziende si sono iscritte (oltre ai vari National Bodies) al comitato SC34 come osservatori (O-Members), mentre altre aziende, membri osservatori del comitato da più tempo, hanno modificato la propria iscrizione, diventando Principal Members (P-Members), in modo da avere maggior influenza sul risultato finale della votazione. E fin qui, nulla di nuovo.
Il problema nasce nel momento in cui tutti questi nuovi membri (in particolar modo i nuovi P-Members) non danno seguito al proprio obbligo di voto/astensione nelle altre votazioni, quelle che non riguardano OpenXML, impedendo il raggiungimento del quorum, e bloccando, di fatto, il lavoro del comitato SC34.
A queste aziende vanno i miei complimenti per la serietà dimostrata (mi piacerebbe che fossero resi pubblici i nomi…), e mi auguro che questa situazione faccia riflettere tutti, Microsoft compresa, sulle conseguenze delle proprie azioni…
[Fonte: http://www.consortiuminfo.org/standardsblog/article.php?story=20071016092352827]