Sono un sostenitore dell’Unicef. Lo facevo quando ero piccolo, con la spinta dei miei genitori, versando qualcosa dei soldini che mettevo da parte (pochi in verità), ho ripreso a farlo di recente. Questa mattina la mia tessera di “Sostenitore 2008” era accompagnata da una considerazione piuttosto semplice: “ogni 30 secondi, 1 bambino muore di malaria”, ed è la prima causa di mortalità infantile nei primissimi anni di vita.
Per vincere la malaria, bastano delle zanzariere imbevute di insetticida a lunga durata, il cui costo è di 5 euro. Cinque, miseri, euro.
Io lo trovo terribile…
Il problema é che bisogna scegliere. Non so come é piú al sud, ma qui da noi ogni giorno c’e qualcuno che bussa alla porta nel nome di questa o quell’altra organizzazione. E sono (quasi) tutti legittimi: si, la croce rossa. Si, l’associazione per i non vedenti. Si, l’Unicef. Si, l’associazione per la cura della leuchmia. E cosí via. E bisogna scegliere, perché spesso non solo solo 5 Euro, ma 12, il minimo annuale.
Io ho lavorato un anno per la croce roassa in germania, andando da porta a porta a cercare sostenitori. Conosco anche l’altra parte, e devo dire che é triste. In un giorno si riusciavno a raggiungere al massimo 5 sostenitori. Ció non toglie che é difficile scegliere, perché semplicemente non é possibile sostenre tutti.
Se tutti darebbero cinque euro, non solo una minoranza, la gente al sud potrebbe riprendersi talmente in fretta, che le organizzazioni non sarebbero in cerca continua di soldi, ma di progetti.