Che fatica ascoltare musica digitale legalmente
Questa mattina, ho deciso che avrei acquistato della musica. Dopo aver cercato in diversi modi, la scelta “più plausibile” si è rivelata Libero Music. Tralasciando il fatto che si deve essere iscritti a Libero per potervi accedere (quindi procedura di registrazione di Libero, ben sapendo che non potrò leggere la loro posta se non da casa e quindi non la leggerò), tralasciando le solite peripezie da fare per poter pagare online con una carta di credito virtuale (ricarica la carta, gratta il ticket per sapere il numero di convalida della transazione bancaria, genera una carta virtuale monouso, inserisci i dati, controllali…), tralasciando il fatto che non si può scaricare un bel file compresso con tutte le canzoni al suo interno ma si devono scaricare i files decompressi per un massimo di 2 alla volta (la banda…), mi trovo davanti 16 file WMA. Cifrati.
Figo. ‘Mo che faccio? Linux ovviamente non li legge (DRM…), quindi riavvia: Windows Vista. Un quarto d’ora per capire come infilare quei files in Windows Media Player 11. Altri 10 minuti per cercare di capire come far masterizzare un cd-audio e scopro che non posso farlo. Windows Media Player infatti mi consente di masterizzare solo il primo dei 16 brani. 7 volte, non di più. Perchè? Boh.
Google. Cerca qualsiasi cosa in grado di trasformare quei benedetti WMA in un formato masterizzabile (li ho comprati cazzo!). Nulla. I programmi che esistono non sono più scaricabili (forza della legge).
Fruga, cerca, raspa, salta fuori Roxio Basic 9.0, che mi consente di masterizzare, 7 volte, tutti i brani. A me ne basta una. Da quel momento, li estraggo in mp3 e ci faccio quello che voglio (ad esempio posso leggerli su Linux, farci un cd-audio da sentire in auto…).
Ma che senso ha tutto questo? Puah… e poi si lamentano che non vendono…